Cosa faccio se mio figlio ha la tosse?

Se suo figlio/a ha la tosse, potrebbe preoccuparsi e richiedere una visita per valutare la necessità di somministrare qualche farmaco per arrestare questo disturbo. Tuttavia, la maggior parte delle volte, i bambini non hanno bisogno di nessuna terapia che invece potrebbe essere dannosa.

Illustrazione 1 - Pediatria

Cos’è la tosse?

La tosse è un meccanismo di difesa che serve ad espettorare il catarro. Quindi, fino a quando ci sarà il muco perdurerà la tosse. La notte c'è un peggioramento perché, mentre durante il giorno ci si muove e il catarro viene espettorato, ingoiato, etc., durante la notte si sta fermi e si accumula in gola.

Inoltre, i bambini non trattengono la tosse, quindi tossiscono forte irritandosi la gola, stimolando ancora di più la tosse e innescando un circolo vizioso (ricordi al/la suo/a bambino/a di tossire piano). Con il passare dei giorni la tosse aumenterà e diventerà sempre più grassa, perché aumenta anche il catarro (esso è il prodotto di rifiuto dell’infezione, essendo costituito da virus e cellule uccise).

Quanto dura?

È normale che durante l’inverno (per anni, fino a quando non crescerà il sistema immunitario e conoscerà i virus più comuni) sia presente la tosse. I tempi di guarigione non sono brevi, con una durata di 7-10 giorni se il bambino rimane a casa.

In realtà, è probabile che avrà muco e qualche colpo di tosse (in maniera incostante) per tutto l’inverno (una volta i bambini venivano chiamati mocciosi), in quanto i virus sono milioni e si susseguiranno diverse infezioni consecutive fino allo sviluppo dell’immunità.
 

Quali farmaci dare al bambino?

La tosse può influenzare il sonno del bambino, il rendimento scolastico e la capacità di giocare; può anche disturbare il sonno di altri membri della famiglia ed essere dirompente. Sebbene si cerchi spesso interventi per cessare la tosse, si dovrebbe capire che essa elimina le secrezioni dal tratto respiratorio e la sua soppressione può provocare accumulo di catarro e ostruzione delle vie aeree potenzialmente dannosa.

Gli sciroppi per bambini contengono solo delle erbe che alleviano il mal di gola, ma non inibiscono la tosse perché altrimenti le secrezioni (che sono il prodotto di rifiuto del sistema immunitario contro i virus) rimarrebbero nelle vie aeree creando una sorta di palude in cui proliferano i batteri determinando una polmonite/bronchite. Gli sciroppi inibitori, per questo motivo, sono consigliati solo in casi estremi, quando la tosse prosegue per ore senza alcuna pausa.

Il cortisone è efficace solo in caso di laringospasmo, cioè una tosse metallica, e da un aiuto minimo in caso di tosse stizzosa con accessi continui senza pause, mentre, anche se si tossisce tutta la notte ma con delle pause, è inutile e a volte dannoso (può favorire altre infezioni, mughetto, secchezza, raucedine).

Il broncodilatatore serve solo nell'asma, mentre nelle altre forme respiratorie è inutile, anzi c'è il rischio (anche se basso) di provocare aritmie.

Antibiotici, antistaminici, mucolitici, fumenti, vitamine e minerali, non hanno mostrato nessun beneficio rispetto a non dare nessuna terapia.

Utilizzare questi farmaci non è pertanto raccomandato da nessun valido studio scientifico.

Non esiste una terapia miracolosa se non lavaggi, pazienza e riposo (una semplice influenza ha una durata media tra i 7 e i 10 giorni). L’aerosol non è curativo, lo/a aiuterà solamente a sciogliere le secrezioni se il muco è denso (con difficoltà di espettorazione fino al vomito: si può usare Ipertonica o Fisiologica 2 ml per 3 vv/die), invece con catarro fluido e tosse grassa è inutile. Il miele può dare un po' di aiuto.
 

Quando devo preoccuparmi?

L’importante è che non ci sia febbre, segno di una possibile bronchite, e affanno associato a tosse secca, indicativi di asma (possibile sopra i 2 anni). Fornisco un po' di numeri: uno studio recente ha analizzato i sintomi in 2358 bambini con radiografia del torace indicativa di polmonite (quindi diagnosi certa e non dubbia): il 95% aveva tosse, il 91% febbre, il 75% anoressia, 70% dispnea e tachipnea (fatica a respirare con frequenza superiore a 50-60 atti/minuto), il 55% retrazioni toraciche.
 

Bibliografia

  • MD, Bush A, Everard ML, et al. Recommendations for the assessment and management of cough in children. Thorax 2008;63:iii1-iii15.