Cos'è l'ansia?
L'ansia è una reazione naturale utile al nostro organismo per fronteggiare situazioni di pericolo o stressanti. La possiamo definire come uno stato “preparatorio” in cui sia la mente che il corpo sono in allerta in attesa di un imminente pericolo, pronti a reagire. Attenzione a definire l'ansia come una reazione, perchè in questa parola è contenuta tutta la sua funzione protettiva e non nociva.
Quali sono i sintomi?
Quando lo stato ansioso resta elevato per un certo periodo di tempo in assenza di una reale condizione di pericolo, si ha a che fare con ansia patologica o con veri disturbi d'ansia. In questo caso la persona sperimenta sintomi fastidiosi, talvolta improvvisi e persistenti, di varia natura. Questi sintomi si possono suddividere in tre grandi categorie:
- fisici (agitazione, insonnia, instabilità, dolori addominali, nausea, palpitazioni, respiro difficoltoso, sudorazione);
- cognitivi (confusione, paura di impazzire o di morire, mancanza di memoria, vuoto mentale, confusione, irritabilità, paura di perdere il controllo);
- comportamentali (evitamento delle situazioni temute, fuga, reazioni eccessive).
Qual è l'origine dell'ansia?
I disturbi d'ansia sono complessi e sono il risultato di una combinazione di fattori che concorrono l'uno con l'altro nel dare origine al disturbo. Fra questi ricordiamo:
- squilibri nei neurotrasmettitori serotonina e noradrenalina;
- psicologicamente, caratteristiche come il perfezionismo e la bassa autostima, aumentano il rischio;
- fattori ambientali come lo stress, traumi infantili, esperienze di vita difficili, giocano un ruolo significativo;
- relazione ansia e tiroide. Uno studio dell'European Society of Endocrinology ha evidenziato che i pazienti con ansia mostrano segni di infiammazione alla tiroide. Questi risultati indicano un possibile ruolo importante del sistema endocrino nell'ansia.
Classificazione dei disturbi d'ansia nel DSM-5
Secondo la classificazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali 5, i disturbi d'ansia sono classificati come segue:
- ansia da separazione;
- mutismo selettivo;
- fobia specifica;
- disturbo d'ansia sociale (fobia sociale);
- disturbo di panico;
- agorafobia;
- disturbo d'ansia generalizzata.
Come calmare l'ansia?
Comprendere queste cause è fondamentale per sviluppare strategie di gestione e trattamenti specifici. L'ansia patologica, generalmente richiede l'intervento dello specialista, che saprà diagnosticare quale tipo di disturbo ansioso affligge la persona e soprattutto quale trattamento meglio si addice al singolo caso.
L'obiettivo deve essere quello di non dare più così importanza ai sintomi, ma di comprendere cosa sta accadendo, di conoscere i meccanismi scientifici alla base delle tue reazioni, per disinnescare piano piano l'associazione tra i sintomi e la paura.
Bibliografia
- nimh.nih.gov/health/topics/anxiety-disorders
- nimh.nih.gov/health/topics/anxiety-disorders#hts-intro
- nimh.nih.gov/health/topics/anxiety-disorders#hts-trials