Acetonemia

Dr. Sebastiano Lo Nigro
Gastroenterologo Medico Chirurgo, specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Creato il: 05/02/2025I chetoni sono prodotti dell’organismo che si sviluppano quando il corpo brucia grassi anziché carboidrati per ottenere energia. Ciò può verificarsi quando c’è mancanza di insulina nel paziente per motivi che possono andare dal diabete non controllato al digiuno volontario prolungato, e manifestarsi attraverso sintomi quali nausea, vomito, dolore addominale, alitosi fruttata e alterazione di coscienza.

Cause
La principale causa dell’acetonemia è una produzione eccessiva di chetoni, prodotti di scarto del metabolismo dei grassi.Il paziente in acetonemia è una persona il cui corpo sta bruciando grassi anziché carboidrati per ottenere energia, condizione che ha diversi fattori favorenti, tra i quali:
- diabete: è una delle cause più comuni di acetonemia. Nei pazienti con diabete non controllato, il corpo non produce abbastanza insulina, l’ormone che rende il glucosio (zucchero) disponibile come fonte di energia per le cellule. Per ottenere energia, l’organismo inizia a bruciare grassi e a produrre chetoni come sottoprodotto;
- digiuno prolungato: quando il corpo non riceve abbastanza cibo per un periodo prolungato, come durante il digiuno volontario o a causa di malattie che causano perdita di appetito, può iniziare a bruciare grassi per ottenere energia, producendo chetoni;
- stress fisico o malattie gravi: il corpo può produrre chetoni in risposta a stress fisico provocato da gravi traumi, infezioni, interventi chirurgici o altre malattie acute o croniche;
- disordini metabolici: alcuni disordini metabolici ereditari, come la chetosi congenita, la deficienza di acil-CoA deidrogenasi a catena media (MAD) o la sindrome di Reye, possono causare un accumulo di chetoni nel sangue;
- alcolismo: assumere frequentemente alcol può influenzare il metabolismo dei grassi nel fegato, portando a un aumento dei livelli di chetoni nel sangue, soprattutto durante i periodi di astinenza;
- ipoglicemia: in alcuni casi, l’ipoglicemia può portare a un aumento della produzione di chetoni come meccanismo di compensazione per fornire energia al cervello.
Sintomi
Tra i principali sintomi dell’acetonemia si segnalano:- alitosi fruttata: uno dei segni distintivi dell’acetonemia è un odore fruttato o dolce dell’alito, causato proprio dalla presenza di chetoni nell’organismo;
- nausea e vomito: le persone con acetonemia possono sperimentare nausea e vomito per la presenza di chetoni nel sangue, prodotti irritanti per lo stomaco;
- dolore addominale: molti pazienti in acetonemia riferiscono di crampi o disagio nella zona dello stomaco;
- debolezza e affaticamento: l’accumulo di chetoni nel sangue può influenzare il metabolismo energetico del corpo, causando debolezza generale e affaticamento;
- mancanza di appetito: alcune persone con acetonemia possono perdere l’appetito o avere difficoltà a mangiare a causa dei sintomi gastrointestinali;
- confusione o difficoltà cognitive: in casi gravi di acetonemia, i livelli elevati di chetoni nel sangue possono influenzare la funzione cerebrale, portando a confusione mentale, difficoltà di concentrazione o alterazioni della coscienza;
- sete eccessiva e aumento della minzione: i chetoni in eccesso possono portare a un aumento della produzione di urina, alla perdita di liquidi e alla disidratazione;
- respiro rapido e profondo: in alcuni casi, il paziente potrebbe iniziare a soffrire di respirazione accelerata. Si tratta di un meccanismo del corpo per tentare di eliminare i chetoni in eccesso attraverso la respirazione.
Diagnosi
La diagnosi dell’acetonemia si articola generalmente come segue:- anamnesi e valutazione dei sintomi: in questa prima fase, il medico raccoglie informazioni sulla storia clinica del paziente, sulle sue abitudini alimentari e sui sintomi e visita il corpo per cercare segni tipici di acetonemia (come, ad esempio, l’alito fruttato);
- esami del sangue: gli esami del sangue sono utili per stabilire la concentrazione di chetoni nel sangue del paziente, valutare la funzione renale, misurare i livelli di glucosio nel sangue e altri parametri biochimici. Questi esami possono includere i test delle strisce reattive, i test del chetone urinario o il test per beta-idrossibutirrato nel sangue;
- esami per valutare le complicazioni: se sono presenti sintomi gravi o se ci fosse preoccupazione per complicazioni come l’ipoglicemia o l’insufficienza renale, potrebbero essere necessari ulteriori esami o valutazioni.

Rischi
Se non gestita, l’acetonemia può causare gravi complicazioni per la salute del paziente. Tra le più comuni si segnalano:- disidratazione: l’acetonemia può causare una maggiore produzione di urina, portando a perdite di liquidi e disidratazione. Questo può essere particolarmente pericoloso, specialmente nei bambini e negli anziani;
- peggioramento delle condizioni preesistenti: l’acetonemia può peggiorare le condizioni preesistenti come il diabete, aumentando il rischio di complicazioni acute e croniche associate a queste condizioni;
- complicazioni metaboliche: livelli elevati di chetoni nel sangue possono provocare uno squilibrio degli elettroliti, generalmente il sodio e il potassio, che sono essenziali per il corretto funzionamento del corpo;
- danni agli organi: in casi gravi di acetonemia, livelli elevati di chetoni nel sangue possono danneggiare organi vitali come il cervello, il fegato e i reni. Questo può portare a complicazioni come danni cerebrali, insufficienza epatica o insufficienza renale;
- coma chetoacidosico: in casi estremi, l’accumulo di chetoni nel sangue può portare a uno stato di coma chetoacidosico, una condizione potenzialmente letale che richiede un trattamento medico urgente.
Cure e Trattamenti
Il trattamento dell’acetonemia vanta diversi approcci al problema, da selezionare in base alle cause sottostanti la malattia e alle esigenze individuali del paziente. Si segnalano:- reidratazione: se l’acetonemia è causata da disidratazione, è importante ripristinare l’equilibrio idrico del corpo attraverso l’assunzione di liquidi. In casi di disidratazione grave, può essere necessaria la somministrazione di fluidi per via endovenosa in ambiente ospedaliero;
- correzione della causa sottostante: se l’acetonemia è causata da una condizione sottostante come il diabete non controllato, il digiuno prolungato o altre malattie metaboliche, il medico procederà al loro trattamento;
- gestione dei sintomi: durante il trattamento, il medico potrebbe prescrivere farmaci e riposo per ridurre sintomi quali nausea, vomito, debolezza e confusione;
- dieta e nutrizione: in alcuni casi, il medico potrebbe consigliare e prescrivere una dieta che riduca la produzione di chetoni nel corpo. Spesso, ciò avviene aumentando il consumo di carboidrati.
Bibliografia
- Calimag APP, Chlebek S, Lerma EV, Chaiban JT. Diabetic ketoacidosis. Dis Mon. 2023 Mar;69(3):101418. doi: 10.1016/j.disamonth.2022.101418. Epub 2022 May 14. PMID: 35577617.
- Palmer BF, Clegg DJ. Starvation Ketosis and the Kidney. Am J Nephrol. 2021;52(6):467-478. doi: 10.1159/000517305. Epub 2021 Jul 19. PMID: 34350876.
- Bashir B, Fahmy AA, Raza F, Banerjee M. Non-diabetic ketoacidosis: a case series and literature review. Postgrad Med J. 2021 Oct;97(1152):667-671. doi: 10.1136/postgradmedj-2020-138513. Epub 2020 Nov 27. PMID: 33246966.
- Long B, Lentz S, Koyfman A, Gottlieb M. Euglycemic diabetic ketoacidosis: Etiologies, evaluation, and management. Am J Emerg Med. 2021 Jun;44:157-160. doi: 10.1016/j.ajem.2021.02.015. Epub 2021 Feb 16. PMID: 33626481.
- Tinguely D, Gross J, Kosinski C. Efficacy of Ketogenic Diets on Type 2 Diabetes: a Systematic Review. Curr Diab Rep. 2021 Aug 27;21(9):32. doi: 10.1007/s11892-021-01399-z. PMID: 34448957; PMCID: PMC8397683.
- Matsuura TR, Puchalska P, Crawford PA, Kelly DP. Ketones and the Heart: Metabolic Principles and Therapeutic Implications. Circ Res. 2023 Mar 31;132(7):882-898. doi: 10.1161/CIRCRESAHA.123.321872. Epub 2023 Mar 30. PMID: 36996176; PMCID: PMC10289202.
L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.
Cerca i migliori specialisti che si occupano di Acetonemia nelle province di: Roma, Milano, Catania, Genova

Trova il Medico più adatto alle tue esigenze.