Acondroplasia
Dr. Giuseppe Longo
Ortopedico Medico Chirurgo, specialista in Ortopedia e Traumatologia Creato il: 15/01/2025Questa è la forma solitamente più comune di nanismo e ha principalmente carattere congenito, ossia si sviluppa prima della nascita in seguito a una mutazione genetica.
Cause
L’acondroplasia è causata principalmente da una mutazione nel gene FGFR3 (Recettore 3 del fattore di crescita dei fibroblasti) situato sul cromosoma 4. Questo gene permette la sintesi dell’omonimo recettore, che ha effetto inibitore sulla crescita delle ossa.La mutazione specifica che causa l’acondroplasia è detta come mutazione puntiforme. Si verifica nella maggior parte dei casi nella posizione 1138 del gene FGFR3, dove l’amminoacido glicina viene sostituito da arginina o glutammato. Questo piccolo cambiamento nella sequenza del DNA porta a una forma attiva in modo anomalo del recettore FGFR3, che quindi blocca lo sviluppo delle ossa lunghe.
L’acondroplasia è ereditata in modo autosomico dominante, il che significa che la presenza di una sola copia del gene mutato è sufficiente per lo sviluppo della condizione. Ciò implica che un bambino con un genitore affetto da acondroplasia ha una probabilità del 50% di ereditare la condizione. Tuttavia, il 80% dei casi di acondroplasia sono dovuti a nuove mutazioni, e si verificano in famiglie dove non ci sono precedenti di nanismo.
Essendo una mutazione di nuova insorgenza nella maggior parte dei casi, non ci sono specifici fattori di rischio genetici per l’acondroplasia al di fuori dell’ereditarietà. Tuttavia, è stato osservato che padri di età avanzata possono avere una probabilità leggermente maggiore di avere figli con la mutazione. Questo è dovuto alle mutazioni nel DNA degli spermatozoi che aumentano con l’età del padre.
Sintomi
Nella grande maggioranza dei casi, l’acondroplasia ha un impatto esclusivamente sull’aspetto fisico del paziente, senza interessare le sue capacità intellettive. Normalmente, quindi, i pazienti mostrano:- statura bassa: i pazienti risultano decisamente più bassi della norma per la loro età e per il loro sesso. L’altezza media dei maschi con acondroplasia è di 130 cm, mentre per le femmine è 127 cm;
- proporzioni del corpo: l’acondroplasia interferisce soprattutto con lo sviluppo delle ossa lunghe; pertanto, i pazienti mostreranno un tronco di dimensioni prossime alla normalità ma con gli arti molto più corti della media;
- proporzioni del cranio: i pazienti possono mostrare una testa più grande rispetto al corpo, con un ponte nasale piatto e una fronte prominente;
- problemi ortopedici: sono comuni deformità scheletriche come curvature della colonna vertebrale, arti irregolari e articolazioni rigide.
Diagnosi
La diagnosi di acondroplasia viene solitamente fatta poco dopo la nascita, sulla base delle caratteristiche fisiche del neonato. Tuttavia, in alcuni casi, la condizione può essere identificata durante la gravidanza tramite ecografie prenatali.Sempre in fase prenatale, oltre alle ecografie, si possono eseguire anche dei test genetici, che spesso vengono eseguiti su un campione di liquido amniotico (amniocentesi). Il test si basa sulla valutazione della mutazione su FGFR3 e la sua presenza è una conferma della diagnosi.
Dopo la nascita, l’osservazione fisica dei tratti tipici dell’acondroplasia può essere rafforzata dalle misurazioni e da eventuali radiografie. I test genetici possono essere eseguiti anche dopo la nascita per confermare la diagnosi.
Rischi
Nella maggioranza dei casi, l’acondroplasia non influisce particolarmente sull’aspettativa di vita dei pazienti. Tuttavia, nel corso della vita possono comparire diverse complicanze, che includono:- apnee: le funzioni respiratorie possono essere compromesse da alcune deformità a livello del cranio; questo può portare a momenti di difficoltà a respirare soprattutto durante la notte (sindrome delle apnee ostruttive);
- idrocefalo: alcuni bambini con acondroplasia possono sviluppare una condizione in cui si accumula troppo liquido nel cervello, aumentando la pressione all’interno del cranio;
- ritardi nello sviluppo motorio: lo sviluppo insufficiente degli arti può portare a problemi nello sviluppo di capacità motorie come camminare e correre;
- stenosi spinale: nei bambini con acondroplasia si può osservare un restringimento del canale vertebrale, che comporta la compressione del midollo spinale;
- otiti ricorrenti: lo sviluppo anomalo del cranio può portare a problemi anatomici del canale uditivo, con il rischio di sviluppare infezioni ricorrenti.
Cure e Trattamenti
Attualmente non esiste una cura definitiva per l’acondroplasia, ma ci sono diverse opzioni di trattamento per gestire i sintomi e prevenire le complicanze:- interventi ortopedici: correzione chirurgica delle deformità scheletriche per migliorare la mobilità e ridurre il dolore;
- terapie per le apnee: si possono usare delle maschere nasali per ridurre il russamento o alcuni interventi chirurgici (adenoidectomia o tracheostomia) per ridurre l’ostruzione delle vie aeree;
- fisioterapia: programmi di esercizi mirati per migliorare la forza muscolare e la flessibilità;
- farmaci: nei casi di otiti il ricorso a farmaci antibiotici può essere utile per risolvere l’infezione e quindi il fastidio correlato.
Bibliografia
- Pauli RM. Achondroplasia: a comprehensive clinical review. Orphanet J Rare Dis. 2019 Jan 3;14(1):1.
- Ornitz DM, Legeai-Mallet L. Achondroplasia: Development, pathogenesis, and therapy. Dev Dyn. 2017 Apr;246(4):291-309.
- Pereira E. Achondroplasia. Pediatr Rev. 2019 Jun;40(6):316-318.
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