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Craniosinostosi

Dr. Giovanni Pennisi

Dr. Giovanni Pennisi

Neurochirurgo Medico Chirurgo, specialista in Neurochirurgia Creato il: 29/01/2025
La craniosinostosi è una condizione congenita in cui una o più suture craniche si chiudono prematuramente.

Le suture craniche sono delle giunture fibrose presenti tra i diversi ossicini del cranio del neonato. Normalmente, esse si chiudono entro i primi anni di vita del bambino, permettendo alla testa di adattarsi allo sviluppo del cervello. Nei pazienti con craniosinostosi invece, la chiusura è prematura e può causare anomalie craniche e complicazioni neurologiche.

La craniosinostosi può essere favorita da diverse cause, genetiche e ambientali, capaci di influenzare la scelta dell’approccio al trattamento.
 
Craniosinostosi

Cause Cause

La craniosinostosi è una condizione congenita caratterizzata dalla prematura chiusura di una o più suture craniche. Diversi i fattori favorenti:
 
  • fattori genetici: in alcuni casi, la craniosinostosi può essere associata ad alcune condizioni genetiche come la sindrome di Crouzon, la sindrome di Apert e la sindrome di Pfeiffer;
  • mutazioni genetiche spontanee: in alcuni casi, la craniosinostosi può essere il risultato di mutazioni genetiche spontanee (non ereditate) che si verificano durante lo sviluppo fetale;
  • esposizione a fattori ambientali durante la gravidanza: alcuni fattori ambientali possono aumentare il rischio di craniosinostosi, soprattutto se la madre del neonato è stata esposta durante la gravidanza;
  • anomalie nello sviluppo fetale: il feto può sviluppare in modo scorretto all’interno dell’utero, a causa di carenze vitaminiche materne o infezioni virali in gravidanza;
  • problemi di flusso sanguigno: alterazioni nel flusso sanguigno verso il cranio durante lo sviluppo fetale possono influenzare la formazione, crescita e chiusura delle suture craniche e aumentare il rischio di craniosinostosi;
  • traumi o compressione intrauterina: una compressione eccessiva del cranio del feto durante la gestazione o durante il parto possono influenzare lo sviluppo delle suture craniche e contribuire allo sviluppo della craniosinostosi.
Questi sono solo alcuni dei principali fattori favorenti la craniosinostosi.
 

Sintomi Sintomi

La craniosinostosi può manifestarsi in molti modi, a seconda della gravità della condizione. Tuttavia, è possibile segnalare alcuni sintomi comuni alla maggior parte dei pazienti:
 
  • forma anormale del cranio: uno dei segni più evidenti di craniosinostosi è una forma anormale del cranio. In particolare, la testa del neonato potrebbe risultare allungata, a “forma di torcia” o a “forma di fungo”;
  • presenza di rigonfiamenti o depressioni sul cranio: alcuni neonati con craniosinostosi possono presentare rigonfiamenti o depressioni sulla superficie del cranio, causati dalla pressione esercitata dal cervello sulle suture chiuse prematuramente;
  • asimmetria facciale: la craniosinostosi può influenzare anche la forma del viso e causare asimmetria facciale. Tra le anomalie più comuni, si segnala uno spostamento laterale della mascella;
  • assenza di fontanelli: i fontanelli sono delle aree di tessuto molle presenti sulla testa del neonato che consentono la crescita del cranio. A causa della chiusura prematura delle suture, nei pazienti con craniosinostosi i fontanelli sono spesso assenti o fortemente ridotti.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi della craniosinostosi si basa sull’analisi dei sintomi e specifici esami di imaging. L’iter si articola generalmente come segue:
 
  • esame fisico: il medico inizia esaminando la testa del piccolo paziente in cerca di eventuali anomalie, come rigonfiamenti o assenza di fontanelli;
  • anamnesi: lo specialista potrebbe chiedere informazioni sull’età della madre, su eventuali traumi subiti dal neonato al momento del parto e altri fattori di rischio generalmente associati alla condizione;
  • esami di imaging: gli esami di imaging, come la radiografia, la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM) del cranio, sono spesso utilizzati per confermare la presenza di craniosinostosi e valutare la gravità della condizione. Questi esami forniscono immagini dettagliate delle ossa craniche e delle suture, consentendo ai medici di identificare chiaramente la causa della deformazione;
  • valutazione oftalmologica: poiché la craniosinostosi può influenzare la vista e causare problemi oculari come lo strabismo, può essere raccomandata una valutazione oftalmologica per valutare la funzione visiva e rilevare il livello di compromissione della stessa;
  • valutazione neurologica: nei casi più gravi di craniosinostosi, può essere necessaria una valutazione neurologica per escludere o confermare il rischio di deficit motori o ritardo nello sviluppo.
Una volta confermata la diagnosi di craniosinostosi e valutati i possibili rischi associati, il medico procederà alla pianificazione del trattamento adeguato. Questo potrebbe includere interventi più o meno invasivi, anche se nella maggior parte dei casi una diagnosi precoce della malattia riesce ad ottimizzare le prospettive più favorevoli.
 
Craniosinostosi

Rischi Rischi

La craniosinostosi può comportare diversi rischi e complicazioni, tra i quali si segnalano:
 
  • deformità cranica: la chiusura prematura delle suture craniche può causare una crescita anomala della testa, portando a deformità craniche di diversa natura;
  • ritardo nello sviluppo del cervello: la craniosinostosi può influenzare lo sviluppo del cervello a causa della restrizione dello spazio disponibile per la crescita cerebrale. Ciò può portare a ritardi nello sviluppo cognitivo, motorio e neurologico;
  • compromissione della vista: alcuni tipi di craniosinostosi possono causare problemi visivi, come lo strabismo (occhi incrociati), l'ambliopia (occhio pigro) o altri disturbi visivi, a causa della pressione esercitata dal cranio sulle strutture oculari;
  • aspetti psicosociali: le deformità craniche causate dalla craniosinostosi possono influenzare l'aspetto fisico del bambino e avere un impatto sulla sua autostima, sulle relazioni sociali e sull'adattamento psicosociale.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento della craniosinostosi dipende dalla gravità della condizione e dall'età del bambino al momento della diagnosi. Tra i diversi approcci terapeutici si segnalano:
 
  • monitoraggio e gestione dei sintomi: nei casi di craniosinostosi lieve, può essere raccomandato un monitoraggio regolare del bambino per valutare la progressione della condizione e gestire eventuali sintomi associati come problemi visivi o respiratori;
  • terapie ortopediche: in alcuni casi, possono essere utilizzati dispositivi ortopedici come i caschi cranici per correggere la deformità o prevenire il peggioramento della condizione. Questi dispositivi vengono indossati dal bambino per periodi di tempo specifici e aiutano a modellare gradualmente la forma del cranio;
  • intervento chirurgico: nei casi in cui la craniosinostosi causa una significativa deformità cranica o compromette la funzione cerebrale, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere la forma della testa e ridurre la pressione sul cervello. Questo intervento, noto come craniochirurgia o cranio-rimodellamento, coinvolge la rimozione e la riorganizzazione delle ossa craniche per ripristinare la forma normale e consentire la crescita cerebrale ottimale;
  • terapie complementari: alcuni bambini con craniosinostosi possono beneficiare di terapie complementari come la fisioterapia, l'osteopatia cranica, la terapia occupazionale o la terapia del linguaggio per affrontare eventuali problemi motori, cognitivi o del linguaggio associati alla condizione.
Le tecniche di intervento, il tempo di utilizzo dei dispositivi ortopedici e la terapia complementare eventualmente necessaria saranno decise dal medico in base ai risultati della diagnosi, all’età del bambino e alla discussione con la famiglia del paziente. La craniosinostosi, infatti, è una condizione congenita che può manifestarsi in modi molto diversi da persona a persona e la sua gestione richiede un trattamento personalizzato.
 

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