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Ecchimosi

Dr. Gennaro Della Corte

Dr. Gennaro Della Corte

Chirurgo Vascolare Medico Chirurgo, specialista in Chirurgia d'Urgenza e Pronto Soccorso - Chirurgia Vascolare e Flebologia Creato il: 31/05/2024
Le ecchimosi sono aree di discolorazione della pelle causate da emorragie sottocutanee, comunemente conosciute come lividi o ematomi. Si verificano quando i piccoli vasi sanguigni, noti come capillari, si rompono e il sangue fuoriesce nei tessuti circostanti. Caratteristiche delle ecchimosi possono essere:
 
  • colore: inizialmente, i lividi appaiono rossi a causa della presenza di emoglobina nel sangue fuoriuscito. Nel corso del tempo, la colorazione passa ad una tonalità blu-viola, verde e infine gialla, man mano che il corpo decompone i prodotti ematici;
  • sensibilità: le ecchimosi possono essere dolorose al tatto, specialmente nelle prime fasi;
  • dimensioni e forma: le dimensioni delle ecchimosi possono variare da piccole macchie a grandi aree, a seconda della gravità dell’emorragia;
  • tempo di guarigione: la maggior parte delle ecchimosi guarisce gradualmente nel corso di giorni o settimane, a seconda della gravità del trauma e della capacità del corpo di riassorbire il sangue.
Le ecchimosi sono spesso il risultato di traumi o lesioni che causano la rottura dei vasi sanguigni, ma possono anche essere causate da una coagulazione anomala del sangue o da condizioni mediche sottostanti che influenzano la fragilità dei vasi sanguigni.

Nella maggior parte dei casi, i lividi sono inoffensivi e risolvono spontaneamente nel tempo, Tuttavia, se la loro comparsa si fa frequente o inspiegabile, è consigliabile consultare un medico per una valutazione approfondita.
 
Ecchimosi

Cause Cause

La principale causa delle ecchimosi è la rottura dei vasi sanguigni sottocutanei (capillari), che porta al rilascio di sangue nei tessuti circostanti. La rottura può avere origini multifattoriali:
 
  • traumi o lesioni: cadute, colpi o urti con superfici particolarmente dura sono tra i motivi più comuni per la comparsa di ecchimosi;
  • invecchiamento: con l’invecchiamento, la pelle e i vasi sanguigni diventano più sottili e meno elastici, aumentando la probabilità di ecchimosi anche a seguito di traumi minimi;
  • malattie del sangue: condizioni come l’emofilia, la trombocitopenia (basso numero di piastrine), la leucemia o altre malattie del sangue possono aumentare il rischio di ecchimosi a causa di una coagulazione anomala o di una carenza di piastrine;
  • assunzione di farmaci: alcuni farmaci, come ad esempio gli anticoagulanti, possono aumentare il rischio di sanguinamento e quindi di ecchimosi;
  • malattie epatiche: malattie del fegato, come la cirrosi, possono portare a disturbi della coagulazione e aumentare la vulnerabilità ai lividi.

Sintomi Sintomi

Le ecchimosi si manifestano come delle aree di discolorazione della pelle. Si caratterizzano come segue:
 
  • colore: nelle prime fasi le ecchimosi appaiono rosse, indice del sangue appena fuoriuscito. Nel corso del tempo, la colorazione cambia in blu, verde e giallo man mano che l’organismo decompone il sangue e riassorbe tutte le componenti ematiche;
  • sensibilità o dolore: le ecchimosi possono essere sensibili al tatto e causare dolore nella zona interessata;
  • dimensioni e forma variabili: le dimensioni delle ecchimosi possono variare notevolmente, da piccole macchie a estese aree di discolorazione. La forma può essere irregolare e dipende dalla distribuzione del sangue nei tessuti sottocutanei;
  • gonfiore: in alcune circostanze, le ecchimosi possono essere accompagnate da un lieve gonfiore nei tessuti circostanti;
  • cambiamenti nel tempo: nel corso dei giorni o delle settimane, le ecchimosi passano attraverso diverse fasi di guarigione, cambiando colorazione prima di scomparire completamente.
In alcuni casi, le ecchimosi possono comparire con frequenza e senza una causa apparente. Quando ciò accade, è opportuno che la persona si rivolga ad un medico per una valutazione clinica completa, soprattutto se in stato di gravidanza o parto recente o in presenza di sintomi come:
 
  • sintomi da perdita ematica grave: sudorazione, debolezza, svenimento, capogiro o nausea;
  • segnali di infezione: febbre, brividi, diarrea o malessere generale;
  • cefalea: o alcuni episodi improvvisi di confusione. 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi delle ecchimosi si basa sull’esame clinico e su ulteriori test o indagini utili per identificare la causa sottostante la comparsa dei lividi. L’iter si articola generalmente come segue:
 
  • anamnesi: il medico raccoglie informazioni sulla storia clinica del paziente, inclusi eventuali traumi o lesioni recenti, l’uso di farmaci, la presenza di malattie emorragiche ereditarie come la teleangectasia e l’emofilia o altre condizioni associate come la cirrosi epatica o il lupus eritematoso sistemico;
  • esame fisico: l’esame fisico può coinvolgere l’ispezione delle ecchimosi per valutare colore, dimensioni, localizzazioni e forma. Il medico può palpare la zona interessata per valutare la sensibilità, il gonfiore o la presenza di dolore;
  • esami di laboratorio: in alcuni casi, possono essere effettuati esami del sangue per valutare la coagulazione del sangue e verificare la presenza di eventuali disturbi emorragici;
  • imaging: se le ecchimosi sono il risultato di un trauma più grave o di un possibile danno osseo, il medico specialista può richiedere esami come la tomografia computerizzata (TC). 
Ecchimosi

Rischi Rischi

In generale, le ecchimosi non trattate tendono a guarire spontaneamente nel corso del tempo, senza causare rischi significativi.

Tuttavia, in alcune circostanze potrebbero avere conseguenze negative sulla salute del paziente o essere sintomo di condizioni sottostanti che richiedono attenzione medica urgente.

Tra i principali rischi e conseguenze associati a ecchimosi si segnalano:
 
  • infezione: se la pelle è danneggiata e l’ecchimosi è accompagnata da ferite aperte, c’è un rischio di infezione;
  • complicanze neurologiche: se le ecchimosi sono associate a lesioni craniche o spinali, possono verificarsi complicanze neurologiche che richiedono attenzione medica immediata;
  • disturbi emorragici sottostanti: ecchimosi frequenti o estese possono essere un segnale di disturbi emorragici o malattie del sangue che possono richiedere una diagnosi e una gestione specifiche;
  • complicanze nei pazienti anziani: negli anziani, l'invecchiamento della pelle e dei vasi sanguigni può aumentare la vulnerabilità alle lesioni cutanee e alle ecchimosi. La fragilità della pelle può portare a ulcere da pressione o a complicanze della cute.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento delle ecchimosi si concentra principalmente sulla gestione dei sintomi e sulla promozione della guarigione naturale.

Tra le opzioni più utili ad accelerare il processo di riassorbimento del livido si segnalano:
 
  • applicazione di ghiaccio: l’applicazione di ghiaccio sulla zona interessata può aiutare a ridurre il gonfiore e a limitare la diffusione del sangue nei tessuti. Il ghiaccio dovrebbe essere avvolto in un panno o utilizzato con una borsa di ghiaccio per evitare il contatto diretto con la pelle;
  • elevazione: tenere la zona colpita sollevata può aiutare a ridurre il gonfiore e a migliorare il drenaggio del sangue;
  • protezione della pelle: se la pelle è danneggiata, proteggerla da ulteriori lesioni utilizzando un cerotto o una benda sterile per coprire eventuali ferite cutanee;
  • integratori alimentari: una dieta ricca di vitamine C e K, può favorire la guarigione delle ecchimosi. La vitamina C è coinvolta nella produzione di collagene, mentre la vitamina K è importante per la coagulazione del sangue;
Nella maggior parte dei casi, le ecchimosi non richiedono trattamenti specifici e la gestione dei sintomi risulta sufficiente ad accelerare il processo di guarigione. Tuttavia, se una persona presenta sintomi frequenti di ecchimosi o sanguinamenti eccessivi, potrebbero essere somministrati trattamenti per la cura della causa sottostante come, ad esempio, le trasfusioni di sangue. La trasfusione va considerata per tutti i casi di:
 
  • disturbi emorragici: individui con disturbi emorragici congeniti o acquisiti, come l’emofilia, la trombocitopenia grave o la coagulopatia, possono presentare sanguinamenti eccessivi che richiedono trattamenti specifici, tra cui trasfusioni di piastrine o fattori di coagulazione;
  • perdita di sangue significativa: se le ecchimosi sono il risultato di un sanguinamento significativo, ad esempio a seguito di un trauma grave, potrebbe essere necessaria una trasfusione di sangue per ripristinare il volume sanguigno e garantire un adeguato trasporto di ossigeno agli organi vitali;
  • patologie ematiche o epatiche: alcune condizioni mediche sottostanti che influenzano la coagulazione possono richiedere un trattamento mirato, che potrebbe includere trasfusioni di sangue
È importante sottolineare che la decisione di utilizzare trasfusioni di sangue viene valutata caso per caso dallo specialista in base alla gravità della condizione e alle necessità del paziente.

Quelle appena presentate sono solo delle indicazioni generali circa le opzioni di trattamento più comuni per le ecchimosi di lieve e grave entità, che verranno personalizzate e tradotte in piano terapeutico solo a seguito di una accurata valutazione clinica.
 

Bibliografia

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