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Fibrosi epatica

Dr. Giovanni Piccini

Dr. Giovanni Piccini

Dietologo Medico Chirurgo, specialista in Malattie del Fegato e del Ricambio Creato il: 06/02/2025
La fibrosi epatica è una condizione caratterizzata dalla formazione e accumulo di tessuto cicatriziale (fibrosi) nel fegato. Questa fibrosi è una risposta del fegato a danni ripetuti o cronici, dovuti a malattie come l’epatite virale, all’alcolismo, a malattie genetiche del fegato o all’esposizione a sostanze tossiche.

La fibrosi epatica è una condizione progressiva, che tende a peggiorare con il tempo. Se non trattata, può compromettere la funzione del fegato e, nello stato più avanzato, causare cirrosi epatica, ascite e altre gravi condizioni. Per queste ragioni, una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo della fibrosi epatica sono fondamentali per la buona salute del paziente.
 
Fibrosi epatica

Cause Cause

La fibrosi epatica è causata dalla formazione e accumulo di tessuto cicatriziale (fibrosi) nel fegato. Questa condizione può avere origini multifattoriali, tra le quali:
 
  • epatite virale: le infezioni croniche da virus dell’epatite B e C sono tra le principali cause di fibrosi epatica nel mondo;
  • alcolismo cronico: il consumo eccessivo e cronico di alcol può danneggiare il fegato e portare alla fibrosi epatica e alla cirrosi;
  • steatosi epatica non alcolica: questa è una condizione in cui il grasso si accumula nel fegato, spesso associata a obesità, diabete mellito, iperlipidemia e sindrome metabolica;
  • malattie autoimmuni del fegato: queste includono condizioni come l’epatite autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca erroneamente il fegato, causando infiammazione e danni che possono portare alla fibrosi;
  • malattie genetiche del fegato: alcune malattie ereditarie come l’emocromatosi e la malattia di Wilson possono causare accumulo di ferro o altre sostanze nocive nel fegato, portando alla fibrosi;
  • esposizione a sostanze tossiche: l’esposizione a sostanze chimiche, farmaci o tossine ambientali può danneggiare il fegato e causare fibrosi;
  • malattie del fegato auto-infiammatorie: queste sono condizioni come la colangite biliare primitiva e la colangite sclerosante primitiva, che coinvolgono l’infiammazione e la progressiva cicatrizzazione delle vie biliari nel fegato.
È bene precisare che queste condizioni non sono sempre causa diretta della fibrosi epatica; tuttavia, la loro presenza aumenta significativamente il rischio di sviluppare la patologia.
 

Sintomi Sintomi

Nei suoi stadi iniziali, la fibrosi epatica non provoca sintomi evidenti. Tuttavia, quando la malattia progredisce possono manifestarsi:
 
  • affaticamento e debolezza generale;
  • dolore o sensazione di pesantezza: una sensazione spesso localizzata nella parte superiore destra dell’addome, dove si trova il fegato;
  • gonfiore addominale: spesso causato dall’accumulo di liquido nell’addome (ascite);
  • prurito cutaneo generalizzato;
  • perdita di appetito;
  • ittero: il paziente potrebbe riscontrare un ingiallimento della pelle o del bianco degli occhi, causato da eccessivo accumulo di bilirubina nel sangue;
  • ecchimosi: la compromissione della funzione epatica comporta spesso una diminuzione dei fattori coagulanti del sangue. Per questo motivo, i pazienti con fibrosi epatica possono essere suscettibili di sanguinamenti difficili da fermare o ecchimosi (lividi).
Questi sintomi possono variare notevolmente da persona a persona e potrebbero presentarsi anche in pazienti non esposti ai fattori di rischio. Per poter risalire alle cause scatenanti, è fondamentale cercare assistenza sanitaria alla comparsa dei primi segni.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi della fibrosi epatica coinvolge una serie di procedure e test che possono includere:
 
  • esame fisico: durante l’esame fisico, lo specialista palpa l’addome per rilevare eventuali segni di ingrossamento del fegato o di ascite (accumulo di liquido nell’addome). Potrebbe anche cercare segni di ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi);
  • esami del sangue: i test del sangue possono essere utilizzati per valutare la funzione epatica e rilevare eventuali anomalie. Questi possono includere test per misurare i livelli di enzimi epatici, bilirubina, albumina e altri indicatori della salute del fegato;
  • imaging: le tecniche di imaging come l’ecografia, la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica (RM) possono essere utilizzate per valutare le dimensioni, la forma e la struttura del fegato. Queste tecniche possono anche rilevare la presenza di ascite, vene varicose esofagee o altre complicazioni legate alla fibrosi epatica;
  • biopsia epatica: è considerata la “prova del nove” per la diagnosi di fibrosi epatica. Questa procedura prevede il prelievo di un piccolo campione di tessuto epatico attraverso un ago inserito nel fegato. Il campione viene poi esaminato al microscopio per valutare il grado di fibrosi e altre eventuali anomalie;
  • fibroscan o elastografia transient: questi sono test non invasivi che utilizzano ultrasuoni per misurare la rigidità del fegato, che è correlata al grado di fibrosi. Questi test possono fornire informazioni sulla presenza e sulla gravità della fibrosi epatica senza la necessità di una biopsia.
La scelta dei test e delle diverse combinazioni dipende dalle condizioni di salute del paziente, dai sintomi e dai risultati via via ottenuti. Una volta confermata la diagnosi di fibrosi epatica, lo specialista procederà alla pianificazione del trattamento più utile per ridurre i rischi e migliorare la salute del paziente.
 
Fibrosi epatica

Rischi Rischi

Se non tratta in modo adeguato e tempestivo, la fibrosi epatica può portare diversi rischi:
 
  • cirrosi epatica: la fibrosi epatica è un processo progressivo che, se non controllato, può evolvere in cirrosi epatica;
  • insufficienza epatica: la cirrosi epatica può portare a un progressivo deterioramento della funzione epatica fino all’insufficienza epatica;
  • ascite: la cirrosi può causare l’accumulo di liquido nell’addome, noto come ascite. questo può causare gonfiore addominale, difficoltà respiratorie e aumentare il rischio di infezioni;
  • osteoporosi: la fibrosi può influenzare il metabolismo del calcio e delle vitamine, aumentando il rischio di osteoporosi e fratture ossee.
È importante sottolineare che la gestione precoce e adeguata della fibrosi epatica può aiutare a rallentare o prevenire la progressione verso queste gravi complicazioni. Per poter accedere al trattamento più efficace possibile, è opportuno che i pazienti sintomatici si sottopongano a diagnosi anche in assenza di fattori di rischio.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento della fibrosi epatica dipende dalla sua causa sottostante e dalla gravità della malattia. Tra le strategie comunemente utilizzate si segnalano:
 
  • gestione delle cause sottostanti: se la fibrosi epatica è causata da condizione come l’epatite virale, l’alcolismo, la steatosi epatica non alcolica o altre malattie specifiche del fegato, il trattamento mira a gestire o curare queste cause. Ciò potrebbe includere l’uso di farmaci antivirali per l’epatite virale, la cessazione dell’uso di alcol, la gestione del diabete e dell’obesità per la steatosi epatica non alcolica o il trattamento specifico per altre condizioni;
  • modifiche dello stile di vita: per le persone con fibrosi epatica, è spesso consigliabile apportare modifiche allo stile di vita per migliorare la salute del fegato. Queste modifiche possono includere una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare, evitare il consumo di alcol e smettere di fumare;
  • farmaci per ridurre l’infiammazione e la fibrosi: in alcuni casi, lo specialista può prescrivere farmaci che riducono l’infiammazione nel fegato e rallentano la progressione della fibrosi. Questi farmaci possono includere corticosteroidi, farmaci immunomodulatori o farmaci specifici per il trattamento della fibrosi epatica.
È importante che il trattamento della fibrosi epatica sia personalizzato in base alle specifiche esigenze del paziente. Per questo, è necessario che il paziente partecipi attivamente a tutto l’iter diagnostico così come alla pianificazione del trattamento. È importante che riveli sinceramente tutta la propria storia clinica e i sintomi riportati, i fattori di rischio e che esponga ogni preoccupazione in merito alle opzioni di trattamento proposte.
 

Bibliografia

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  • Friedman SL, Pinzani M. Hepatic fibrosis 2022: Unmet needs and a blueprint for the future. Hepatology. 2022 Feb;75(2):473-488. doi: 10.1002/hep.32285. Epub 2022 Jan 11. PMID: 34923653.
  • Khanam A, Saleeb PG, Kottilil S. Pathophysiology and Treatment Options for Hepatic Fibrosis: Can It Be Completely Cured? Cells. 2021 May 4;10(5):1097. doi: 10.3390/cells10051097. PMID: 34064375; PMCID: PMC8147843.

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