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Ipertensione in gravidanza

Dr. Ettore Giovanni Basso

Dr. Ettore Giovanni Basso

Cardiologo Medico Chirurgo, specialista in Cardiologia Creato il: 28/06/2024
L’ipertensione in gravidanza è una condizione in cui una donna incinta sviluppa una pressione arteriosa elevata che può essere seria, sia per lei sia per il bambino.

Esistono diversi tipi di ipertensione, classificati in base al momento della gravidanza in cui compaiono:
 
  • ipertensione cronica: in questo caso, la pressione sanguigna era alta nella donna già prima della gravidanza o viene diagnosticata prima delle 20 settimane di gestazione;
  • ipertensione gestazionale: si sviluppa dopo le 20 settimane di gravidanza e scompare dopo il parto.
Queste due forme possono accrescere il pericolo di sviluppare una condizione nota con il nome di pre-eclampsia: in questo caso, la pressione sanguigna inizia ad alzarsi pericolosamente dopo le 20 settimane di gestazione. È accompagnata da proteinuria e può portare a complicazioni pericolose per la madre e il bambino, come danni agli organi, parto pretermine, eclampsia con convulsioni e altri rischi.

Questa condizione è una delle complicazioni più comuni e potenzialmente gravi del periodo gestazionale. Tuttavia, una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo possono migliorare notevolmente gli esiti della gravidanza sia per la madre sia per il feto.
 
Ipertensione in gravidanza

Cause Cause

L’ipertensione in gravidanza è una patologia dalle origini multifattoriali al cui sviluppo possono concorrere diverse condizioni. Tra le più comuni si segnalano:
 
  • predisposizione genetica: una storia familiare di ipertensione o pre-eclampsia può aumentare il rischio di sviluppare ipertensione in gravidanza;
  • problemi alla placenta: un’anomalia nella formazione e nello sviluppo della placenta può ridurre l’apporto di sangue al feto, causando un aumento della pressione sanguigna nella madre;
  • condizioni di salute preesistenti: malattie preesistenti come il diabete, le malattie renali, l’obesità, la sindrome dell’ovaio policistico e l'ipertensione cronica aumentano il rischio di ipertensione in gravidanza;
  • età materna: donne che diventano madri per la prima volta a un’età avanzata (oltre i 35 anni) o molto giovani sono a maggior rischio di sviluppare ipertensione in gravidanza;
  • gravidanze multiple: le gravidanze gemellari o plurigemellari aumentano il rischio di sviluppare ipertensione in gravidanza.
Tutti questi fattori possono contribuire all’ipertensione, tuttavia non sono causa diretta della condizione, che potrebbe verificarsi anche in donne sotto i 35 anni, senza storia familiare di pre-eclampsia o malattia preesistenti. Per questa ragione, le pazienti incinte sono invitate a prestare attenzione ai sintomi tipici dell’ipertensione in gravidanza e, se riscontrati, a cercare assistenza specialistica quanto prima.
 

Sintomi Sintomi

I sintomi dell’ipertensione in gravidanza possono variare a seconda del tipo e della gravità della condizione. Tra i più comuni si segnalano:
 
  • pressione sanguigna elevata: con letture di pressione arteriosa superiori a 140/90 mmHg;
  • gonfiore: il viso, le mani e le caviglie possono gonfiarsi;
  • aumento rapido di peso: a causa della ritenzione di liquidi dovuta all’ipertensione, la donna potrebbe subire un aumento di peso sospetto;
  • mal di testa: persistenti e spesso resistenti ai normali analgesici;
  • alterazioni della vista: come visione offuscata, maggiore sensibilità alla luce o presenza di “macchie” nello spazio circostante;
  • dolore nella parte superiore dell’addome: una sensazione spesso localizzata sotto le costole;
  • difficoltà respiratorie: sensazione di fiato corto o respiro affannoso.
È importante sottolineare che molti dei sintomi dell’ipertensione in gravidanza sono generici e potrebbero verificarsi anche in altre condizioni. Per questa ragione, è importante monitorare regolarmente la pressione sanguigna durante il periodo di gestazione e riferire tempestivamente qualsiasi sintomo sospetto al proprio medico. La diagnosi precoce e il trattamento dell’ipertensione in gravidanza sono cruciali, infatti, per poter prevenire complicazioni, tanto per la madre quanto per il bambino.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi dell’ipertensione in gravidanza si basa su una combinazione di misurazioni della pressione sanguigna, valutazione attenta dei sintomi ed esami di laboratorio. L’iter si articola generalmente come segue: 
 
  • misurazione della pressione sanguigna: durante le visite prenatali regolari, il medico misura la pressione sanguigna della donna utilizzando uno sfigmomanometro. L’ipertensione in gravidanza è diagnosticata quando la pressione arteriosa sistolica è uguale o superiore a 140 mmHg e/o la pressione diastolica è uguale o superiore a 90 mmHg, in almeno due misurazioni prima delle venti settimane di gestazione;
  • valutazione dei sintomi: lo specialista può chiedere alla donna di segnalare alcuni sintomi tipici, come cefalea persistente, visione offuscata, dolore nella parte superiore dell’addome o edema improvviso;
  • esame delle urine: questo test rileva la presenza di proteine nelle urine (proteinuria), generalmente elevata nelle donne gestanti ipertese.
Ipertensione in gravidanza

Rischi Rischi

L’ipertensione in gravidanza può comportare diversi rischi significativi sia per la madre che per il bambino. Si segnalano:
 
  • eclampsia: si tratta di una complicazione seria dell’ipertensione in gravidanza, caratterizzata da convulsioni e che richiede un trattamento urgente;
  • danno agli organi: l’ipertensione in gravidanza può causare danni agli organi, soprattutto reni, fegato e cervello;
  • Sindrome di HELLP: è una sindrome associata alla preeclampsia che comprende emolisi (disfunzione dei globuli rossi), elevati enzimi epatici e bassa conta piastrinica;
  • aumentato rischio di malattie cardiovascolari: le donne che hanno avuto un passato di ipertensione in gravidanza hanno un rischio maggiore di sviluppare ipertensione arteriosa e malattie cardiache in futuro;
  • distacco della placenta: l’ipertensione può aumentare il rischio di distacco prematuro della placenta, con conseguente rischio per la vita del bambino;
  • complicazioni durante il parto: l’ipertensione in gravidanza può aumentare il rischio di parto prematuro, necessità di cesareo d’emergenza e altre complicazioni.
La gestione dell’ipertensione in gravidanza è fondamentale per prevenire queste complicazioni. Per questa ragione, è importante che le donne incinte si sottopongano a controlli prenatali regolari e che le madri con diagnosi confermata vengano monitorate attentamente. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo, infatti, possono migliorare notevolmente l’esito della gravidanza.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento dell’ipertensione in gravidanza dipende dal tipo e dalla gravità della condizione. Tra i principali approcci si segnalano:
 
  • monitoraggio regolare della pressione: controllare regolarmente la pressione sanguigna è fondamentale per poter osservare la progressione o regressione della patologia;
  • stile di vita: curare il proprio stile di vita, ad esempio attraverso una dieta su misura e un’attività fisica mirata, può contribuire ad abbassare i livelli di pressione, soprattutto in caso di patologie preesistenti come diabete e obesità;
  • farmaci antipertensivi: in alcuni casi, lo specialista potrebbe prescrivere alcuni farmaci antipertensivi specifici per stabilizzare la pressione e ridurre il rischio di complicazioni;
  • riposo a letto: in alcuni casi gravi, può essere raccomandato il riposo a letto per ridurre il rischio di complicazioni come il distacco della placenta;
  • monitoraggio post-partum: dopo il parto, è importante continuare a monitorare la pressione sanguigna della madre per assicurarsi che ritorni ai livelli normali e per gestire eventuali complicazioni a lungo termine.
Ciascun approccio verrà selezionato dallo specialista, caso per caso. Trattandosi di una patologia collegata ad un momento delicato della vita, è importante che qualsiasi dubbio in merito al piano terapeutico o alla prognosi della condizione vengano discussi apertamente con lo specialista. La partecipazione attiva al processo di gestione dell’ipertensione è infatti fondamentale per una personalizzazione della cura, che soddisfi le esigenze di sicurezza e salute della paziente.
 

Bibliografia

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  • Chen L, Shortreed SM, Easterling T, Cheetham TC, Reynolds K, Avalos LA, Kamineni A, Holt V, Neugebauer R, Akosile M, Nance N, Bider-Canfield Z, Walker RL, Badon SE, Dublin S. Identifying hypertension in pregnancy using electronic medical records: The importance of blood pressure values. Pregnancy Hypertens. 2020 Jan;19:112-118. doi: 10.1016/j.preghy.2020.01.001. Epub 2020 Jan 3. PMID: 31954339; PMCID: PMC7096129.

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