Ipertermia maligna

L’ipertermia maligna è una grave reazione avversa al trattamento anestetico che può verificarsi durante l'anestesia generale. Si manifesta come un aumento significativo della temperatura corporea, spesso associato a tachicardia, rigidità muscolare e altri sintomi gravi.

L’ipertermia è una condizione potenzialmente letale e richiede un intervento medico immediato.
 

Cause

Causa dell’ipertermia maligna è una reazione avversa ai farmaci anestetici utilizzati durante l’anestesia generale.

La condizione è solitamente associata a una mutazione genetica del gene RYR1, che rende i canali del calcio intracellulari ipersensibili. Nei pazienti interessati da questa mutazione, l’esposizione ai farmaci anestetici può innescare un’eccessiva liberazione di calcio all’interno delle cellule muscolari, con conseguente rapido aumento della temperatura.

È importante sottolineare che non tutti i pazienti con predisposizione genetica potrebbero sviluppare ipertermia durante l’anestesia generale. Tuttavia, date le conseguenze gravi cui la condizione può dare origine, sarebbe opportuno:
 

• effettuare dei test genetici prima di sottoporsi ad un’operazione con anestesia generale;
• riferire con precisione la propria storia clinica e familiarità con la condizione al team medico incaricato di eseguire l’intervento.

Sintomi

I sintomi dell’ipertermia possono includere:
 

• ipertermia: la temperatura corporea del paziente sale rapidamente ed è spesso associata a sudorazione eccessiva;
• rigidità muscolare: il paziente potrebbe sperimentare rigidità muscolare diffusa, a volte estesa fino alla mandibola;
• tachicardia: l’aumento di temperatura si accompagna spesso ad episodi di tachicardia;
• difficoltà respiratorie: spesso, i pazienti con ipertermia respirano velocemente;
• confusione: a causa dell’elevata temperatura corporea, il paziente potrebbe sentirsi confuso o provare forti mal di testa;
• colorazione anomala dell’urina: il calcio in eccesso può danneggiare i muscoli e causare rilascio di mioglobulina, con conseguente colorazione scura dell’urina.

Questi sintomi possono manifestarsi durante o dopo l’anestesia generale ed essere rilevati dal paziente o dal team medico in fase di intervento.
 

Diagnosi

La diagnosi di ipertermia maligna si basa su una combinazione di esami, tra cui l’analisi dei segni e sintomi clinici, l’anamnesi familiare e i test di laboratorio. Tra i test più eseguiti si segnalano:
 

• test del contrattile muscolare: i pazienti con ipertermia maligna spesso mostrano un aumento dei livelli di creatinchinasi e mioglobina nel sangue a causa del danneggiamento muscolare;
• test di contrazione muscolare in vitro: si preleva un campione di muscolo e lo si esamina in laboratorio per valutare la risposta contrattile alla stimolazione con caffeina o altri agenti;
• test genetici: possono essere eseguiti test genetici per individuare mutazioni genetiche associate all’ipertermia maligna, come la mutazione nel gene RYR1;
• valutazione dell’anamnesi familiare: poiché l’ipertermia maligna ha una componente genetica, l’anamnesi familiare può essere utile per identificare eventuali altri casi nella famiglia.

È importante che la diagnosi sia effettuata e confermata precocemente, così da poter avviare il trattamento appropriato e prevenire complicazioni gravi.
 

Rischi

L’ipertermia maligna è una condizione medica grave, che può comportare diversi rischi per la salute del paziente. Tra questi, si segnalano:
 

• complicazioni cardiovascolari: l’ipertermia maligna può provocare tachicardia e instabilità cardiovascolare, che possono portare ad aritmie, ipotensione e persino arresto cardiaco;
• danno muscolare: l’eccessivo rilascio di calcio all’interno delle cellule muscolari e la conseguente disfunzione metabolica possono causare danni cellulari generalizzati in vari organi e tessuti, con conseguenti complicazioni multiorgano;
• insufficienza respiratoria: l’ipertermia maligna può influenzare la funzione respiratoria, causando iperventilazione, insufficienza respiratoria e, nei casi più gravi, arresto respiratorio;
• disfunzione metabolica: il rapido aumento della temperatura corporea può portare a disfunzioni metaboliche, come acidosi metabolica, iperpotassiemia e ipercalcemia, che possono avere conseguenze gravi sull’equilibrio elettrolitico e acido-base del corpo;
• lesioni cerebrali: l’ipertermia prolungata può danneggiare il cervello, portando a edema cerebrale, compromissione cognitiva, convulsioni e, nei casi estremi, danni irreversibili o morte cerebrale;
• coagulopatia disseminata: in alcuni casi, l’ipertermia maligna può provocare una coagulopatia disseminata, una condizione in cui il sangue non coagula correttamente. Questo aumenta il rischio di sanguinamento e può portare a emorragie interne gravi;
• complicazioni renali: l’accumulo di mioglobina nei reni a causa della rabdomiolisi può causare insufficienza renale acuta e potenzialmente richiedere dialisi;
• morte: l’ipertermia maligna può essere una condizione potenzialmente letale se non viene trattata rapidamente ed efficacemente.

Per evitare queste complicazioni, è fondamentale che la condizione sia diagnosticata e trattata tempestivamente.
 

Cure e Trattamenti

Il trattamento dell’ipertermia maligna è mirato a interrompere la reazione avversa, normalizzare la temperatura corporea e prevenire complicazioni gravi. Ciò può essere ottenuto con diversi approcci:
 

• sospensione dei farmaci: l’anestesia deve essere immediatamente interrotta e i farmaci anestetici sospesi;
• raffreddamento corporeo: è fondamentale ridurre rapidamente la temperatura corporea del paziente. Ciò può essere fatto attraverso metodi di raffreddamento attivo, come l’applicazione di ghiaccio, la ventilazione con aria fredda e l’utilizzo di coperte refrigeranti o dispositivi di raffreddamento intravenoso;
• supporto vitale: il paziente potrebbe richiedere supporti di tipo respiratorio e cardiaco, compresi la ventilazione meccanica e alcuni farmaci per mantenere la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco stabili;
• fluidi e terapia elettrolitica: il paziente potrebbe avere bisogno di fluidi intravenosi per mantenere l’idratazione e il bilancio elettrolitico adeguati, soprattutto se sono presenti rabdomiolisi e insufficienza renale acuta;
• dantrolene: il dantrolene è un trattamento specifico per l’ipertermia. Agisce bloccando il rilascio di calcio nelle cellule muscolari e riducendo la contrattilità muscolare. Viene somministrato per via endovenosa e può essere utilizzato per stabilizzare la temperatura corporea e prevenire ulteriori danni muscolari;
• monitoraggio continuo: è essenziale monitorare continuamente i segni vitali, la temperatura corporea, i livelli di elettroliti nel sangue e la funzione renale e cardiaca del paziente per valutare la risposta al trattamento e rilevare eventuali complicazioni.

Bibliografia

• Hopkins PM. What is malignant hyperthermia susceptibility? Br J Anaesth. 2023 Jul;131(1):5-8. doi: 10.1016/j.bja.2023.04.014. Epub 2023 May 15. PMID: 37198032.
• Ellinas H, Albrecht MA. Malignant Hyperthermia Update. Anesthesiol Clin. 2020 Mar;38(1):165-181. doi: 10.1016/j.anclin.2019.10.010. PMID: 32008650.
• Simões CM. Malignant hyperthermia: new knowledge changing perspectives. Braz J Anesthesiol. 2023 Mar-Apr;73(2):125-127. doi: 10.1016/j.bjane.2023.03.001. PMID: 36963956; PMCID: PMC10068525.
• Gregory H, Weant KA. Pathophysiology and Treatment of Malignant Hyperthermia. Adv Emerg Nurs J. 2021 Apr-Jun 01;43(2):102-110. doi: 10.1097/TME.0000000000000344. PMID: 33915557.
• Hopkins PM, Girard T, Dalay S, Jenkins B, Thacker A, Patteril M, McGrady E. Malignant hyperthermia 2020: Guideline from the Association of Anaesthetists. Anaesthesia. 2021 May;76(5):655-664. doi: 10.1111/anae.15317. Epub 2021 Jan 5. PMID: 33399225.