Lingua bianca

La lingua bianca è un fenomeno clinico abbastanza comune che può essere il segno di una varietà di condizioni orali o sistemiche. Questa manifestazione si caratterizza per la presenza di una patina biancastra sulla superficie della lingua, che può variare in spessore e distribuzione. 
 

Cause

La lingua bianca può essere causata da diverse condizioni, alcune delle quali benigne, mentre altre possono indicare problemi di salute più gravi. 

In genere, tra le cause benigne più comuni rientra la scarsa igiene orale; infatti, la pulizia inadeguata della bocca può portare all'accumulo di batteri, residui di cibo e cellule morte sulla superficie della lingua, creando una patina bianca. Altrimenti, un’altra causa può essere legata a una ridotta produzione di saliva (bocca secca o xerostomia), che può facilitare l'accumulo di detriti sulla lingua.

Tra le cause patologiche più comuni c’è il mughetto (o candidosi orale) ossia un'infezione fungina causata dalla crescita eccessiva del fungo Candida albicans. Il mughetto si presenta spesso con macchie bianche sulla lingua, sulle gengive e sull'interno delle guance e può derivare da carenze nutrizionali, diabete o uso di antibiotici. 

Nei soggetti fumatori o che fanno uso eccessivo di alcolici, una causa della lingua bianca può essere la leucoplachia, una condizione in cui si sviluppano macchie bianche o grigiastre sulla lingua e sulle mucose della bocca associate a un’alterazione del gusto. La leucoplachia può essere benigna, ma in alcuni casi può rappresentare una lesione precancerosa.
 

Sintomi

Oltre all’aspetto visivo, la lingua bianca può essere associata a una serie di altri sintomi, a seconda della causa sottostante. Per esempio, se questa è causata da infezioni, l'accumulo di batteri sulla lingua può produrre un odore sgradevole. Nei casi di leucoplachia, invece, la patina può associarsi anche a un’alterazione del gusto. 
 

Diagnosi

Se si sospetta che la lingua bianca possa avere un’origine patologica può essere utile rivolgersi a un medico per ottenere una diagnosi più accurata. Questa, in generale, si basa dapprima su un’anamnesi dettagliata, in modo che l’otorinolaringoiatra, o lo specialista affine, possa raccogliere informazioni riguardo alla durata dei sintomi, alle abitudini alimentari, all’igiene orale, all’uso di farmaci, nonché ad altre condizioni di salute. 

Successivamente, il medico può procedere all’ispezione visiva della bocca e della lingua per identificare la presenza della patina bianca, il suo spessore, la sua distribuzione ed eventuali altre lesioni orali.
In caso di sospetta infezione, si può prelevare un campione della patina per un esame microbiologico al fine di identificare batteri, funghi o altri patogeni; se invece si sospetta una lesione da leucoplachia può essere necessaria una biopsia per escludere un’evoluzione cancerosa. 

In alcuni casi, possono essere utili anche degli esami del sangue, che consentono di identificare condizioni sistemiche, come il diabete, o eventuali carenze nutrizionali. 
 

Rischi

Nella grande maggioranza dei casi, la lingua bianca è una condizione lieve; tuttavia, esistono casi in cui è indice di patologie più serie, per cui è fondamentale un trattamento per evitare possibili complicanze. 

Per esempio, una scarsa igiene orale può comportare altre patologie della bocca, come carie e varie tipologie di infezioni. Nei casi di mughetto, invece, un mancato trattamento dell’infezione può portare a recidive frequenti e che rendono più difficili i possibili trattamenti futuri. Infine, se la condizione è derivante dalla leucoplachia, il rischio maggiore è legato in un’evoluzione tumorale, che può portare conseguenze molto gravi. 
 

Cure e Trattamenti

La lingua bianca è una condizione che può essere prevenuta con una serie di accorgimenti che riguardano lo stile di vita e l’igiene orale. Infatti, spazzolare i denti almeno due volte al giorno e usare il filo interdentale quotidianamente, avendo cura di pulire anche la lingua, contribuisce a eliminare i detriti dalla bocca. Inoltre, è fondamentale bere acqua regolarmente per mantenere la bocca idratata e seguire una dieta ricca di frutta, verdura, e proteine, evitando eccessi di zuccheri e cibi processati. Per limitare il rischio di sviluppare condizioni come la leucoplachia, infine, è fondamentale smettere di fumare. Molto importante è anche lo svolgimento di controlli regolari dal dentista, in quanto consentono di individuare e trattare precocemente qualsiasi problema orale.

Nella maggior parte dei casi, la lingua bianca non richiede un trattamento specifico, essendo una condizione benigna e che spesso si risolve da sola. Tuttavia, a volte può essere necessario un intervento di natura medica. In questi casi, le misure di prevenzione della lingua bianca, come correzioni della dieta, bere molta acqua e smettere di fumare, sono anche delle strategie terapeutiche. 

Per il trattamento della xerostomia si possono usare degli spray artificiali per sostituire la saliva o anche masticare delle gomme senza zucchero per favorire la produzione di saliva. Come misura di supporto può essere utile anche utilizzare umidificatori e respirare maggiormente con il naso. 

In altri casi, invece, può essere necessario un trattamento farmacologico. Per esempio, se la lingua bianca è imputabile al mughetto, la terapia principale prevede la somministrazione di antimicotici (per esempio, citiamo il fluconazolo) per l’eradicazione di Candida. Allo stesso modo, in presenza di patologie sottostanti, come il diabete, il trattamento di quest’ultimo può portare alla scomparsa anche della lingua bianca. 

In caso di leucoplachia, il trattamento principale prevede l’eliminazione di fumo e alcol e, successivamente, la rimozione totale della placca bianca, che si può ottenere sia mediante intervento chirurgico che tramite procedure non-invasive come la crioterapia e il laser. 
 

Bibliografia

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