Miodesopsie (mosche volanti)

Le miodesopsie sono un disturbo degli occhi per cui il paziente “vede” fluttuare nell’ambiente linee, macchie o altri corpi mobili. Tali corpi, non corrispondono a oggetti esterni reali, ma sono frutto del naturale processo di invecchiamento del vitreo. 

Dal greco μυιοειδής, «simile a mosca», e ὄψις, «visione», le miodesopsie sono un disturbo piuttosto comune, generalmente conosciuto come “mosche volanti”. 
 

Cause

La causa delle miodesopsie è la presenza di un addensamento nell’umor vitreo. L’umor vitreo è la sostanza gelatinosa di cui è composto il bulbo oculare, formato da acqua, collagene e acido ialuronico.

Piccole imperfezioni sono sempre presenti e il cervello difficilmente le nota, grazie a operazioni di compensazione e assuefazione. Tuttavia, a seguito di una perdita di compattezza da parte dell’umor, le imperfezioni possono ingrandirsi e trasformarsi in addensamenti. 

Tra i fattori favorenti la comparsa della patologia in questione, troviamo:
 

• Invecchiamento e graduale perdita di compattezza della sostanza gelatinosa che forma il bulbo oculare, con conseguente formazione di impurità;
• miopia:  pazienti affetti da miopia hanno un rischio maggiore di sviluppare miodesopsie;
• traumi o lesioni agli occhi: traumi o lesioni agli occhi possono causare la formazione di corpi molli all’interno del gel vitreo, aumentando il rischio di miodesopsie; 
• chirurgia dell’occhio: alcune procedure chirurgiche oculari, come la rimozione del vitreo o la chirurgia della cataratta, possono aumentare il rischio di sviluppare miodesopsie; 
• diabete: il diabete può causare cambiamenti nella struttura del gel vitreo, aumentando il rischio di miodesopsie; 
• condizioni vascolari: malattie vascolari come l’ipertensione arteriosa possono influenzare la circolazione sanguigna all’interno dell’occhio, contribuendo alla formazione di miodesopsie.

L’oggetto di cui si è parlato, non va pensato come un “corpo estraneo” all’interno dell’occhio.

Si tratta di un addensamento dell’umor vitreo, la sostanza gelatinosa di cui è composto l’occhio stesso, che proietta ombre mobili sulla retina e dà al paziente la sensazione di vedere corpi fluttuanti.  Per questa ragione, le miodesopsie sono classificate come fenomeno entoptico, ovvero delle percezioni visive che si generano direttamente all’interno del bulbo oculare. 
 

Sintomi

Il disturbo si manifesta con linee, macchie o altri corpi mobili che fluttuano nell’aria e si spostano seguendo il movimento degli occhi del soggetto (lo “seguono”). Possono associarsi: 
 

• visione di linee o “ragnatele” mobili nel campo visivo;
• sensazione di vedere lampi di luce o “scintille”, soprattutto durante il movimento degli occhi o in condizioni di luce intensa;
• visione offuscata o distorta nei casi in cui ci siano molte miodesopsie presenti nel campo visivo.

Questi “sintomi” si percepiscono perlopiù quando si guarda una superficie uniformemente chiara o luminosa, ad esempio un cielo azzurro o lo schermo bianco del computer. 
 

Diagnosi

La diagnosi viene posta in base a quanto emerso dall’anamnesi, in cui lo specialista prende nota di tutte le informazioni relative alla storia clinica del paziente e della sintomatologia lamentata, nonché dall’esame obiettivo con visita oculistica. 

Attraverso un oftalmoscopio, una luce con lenti di ingrandimento che illumina il fondo oculare, lo specialista esamina la parte interna dell’occhio alla ricerca delle cause del disturbo.
 

Rischi

Tra i principali rischi comunemente associati alle miodesopsie, si segnalano:
 

• disturbo visivo: le miodesopsie possono causare disagio visivo, specialmente se sono numerose o se si verificano in concomitanza con altri sintomi oculari; 
• ansia o preoccupazione: la presenza di corpi mobili nel campo visivo può causare ansia o preoccupazione nelle persone, specialmente se non sono familiarizzate con questo fenomeno e temono di avere una condizione oculare grave; 
• ridotta qualità della vita: le miodesopsie possono influenzare la qualità della vita di una persona, specialmente se causano disturbi visivi o emotivi significativi; 
• complicazioni per condizioni oculari sottostanti: in alcuni casi, le miodesopsie possono essere associate a condizioni oculari più gravi, come il distacco della retina o l’emorragia vitreale, che possono richiedere trattamento immediato.

Per poter ridurre significativamente il rischio di sviluppare queste complicazioni e l’ansia associata al timore, è importante cercare assistenza medica al primo comparire delle “mosche volanti” nel campo visivo. Grazie ad una diagnosi precoce, infatti, il paziente potrà ricevere cure appropriate da personale medico qualificato.
 

Cure e Trattamenti

Le miodesopsie richiedono spesso un trattamento sintomatico mirato ad eliminare le impurità formatesi nel bulbo oculare. Si interviene principalmente con l'idratazione corporea, intesa come introduzione di liquidi nell’organismo. Non va confusa con l’idratazione oculare che cura, invece, l’occhio secco. 

Tuttavia, se le miodesopsie causano un notevole disagio o se sono associate a condizioni oculari sottostanti, potrebbero essere considerate alcune opzioni teraputiche come: 
 

• vitrectomia: la vitrectomia è un intervento chirurgico durante il quale il medico rimuove parte o tutto il corpo vitreo e lo sostituisce con una soluzione salina. Questo intervento può essere considerato in casi selezionati di miodesopsie persistenti e gravi; 
• laser o trattamenti farmacologici: alcuni trattamenti possono essere utilizzati per trattare le condizioni oculari sottostanti associate alle miodesopsie, come il distacco della retina o le emorragie vitreali. Questi trattamenti possono aiutare a prevenire complicazioni future e ridurre il rischio di nuove miodesopsie. 

Ciascun trattamento verrà selezionato dal medico in base ai risultati dei test diagnostici, alla valutazione dei possibili rischi cui il paziente sta andando incontro e sulle preferenze individuali di quest’ultimo. 
 

Bibliografia

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