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Morbo di Bowen

Dr. Stefano Maria Serini

Dr. Stefano Maria Serini

Dermatologo Medico Chirurgo, specialista in Dermatologia e Venereologia - Agopuntura Creato il: 30/05/2024

Il morbo di Bowen è un carcinoma epiteliale di tipo squamocellulare, limitato all'epidermide (in situ). Tale patologia colpisce la pelle ed è caratterizzata dalla crescita anormale di cellule squamose nella parte più esterna dell’epidermide, lo strato superficiale della pelle.

Il morbo di Bowen rappresenta lo stato più iniziale del carcinoma cutaneo squamocellulare.

Morbo di Bowen

Cause Cause

Le cause esatte della malattia di Bowen non sono completamente comprese, ma sono sostanzialmente legate alla presenza di un elevato numero di mutazioni genetiche a carico del DNA delle cellule colpite. Al momento sono noti solo alcuni fattori di rischio, tra cui:  

  • esposizione cumulativa a luci artificiali come lampade abbronzanti: è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo della malattia di Bowen così come di quasi tutti i tumori cutanei; questa può derivare da un’esposizione eccessiva a lampade abbronzanti senza adeguate protezioni; 
  • età: la malattia di Bowen colpisce più comunemente gli individui di età superiore ai 60 anni, anche se può verificarsi in persone più giovani;
  • pelle chiara ed esposizione cumulativa alla luce solare: un contenuto minore di melanina aumenta la sensibilità della pelle alle radiazioni UV; pertanto, chi ha la pelle particolarmente chiara è esposto a rischi maggiori;
  • infezioni virali da human papilloma virus (HPV): alcuni ceppi di papillomavirus umano possono indurre mutazioni cellulari di tipo precanceroso o canceroso a carico della pelle;  
  • immunodepressione: persone con sistema immunitario fortemente indebolito, come coloro che hanno subito un trapianto d’organo o hanno contratto un’infezione da HIV, hanno meno capacità di rispondere a varie malattie, tumori inclusi;
  • esposizione a sostanze chimiche cancerogene e/o a radiazioni ionizzanti: alcune sostanze, come l’arsenico, sono state correlate a un maggior rischio di sviluppare tumori cutanei. 

Tali cause portano ad alterazioni nel DNA delle cellule dell'epidermide, che degenerano portando al tumore.

Sintomi Sintomi

Il morbo di Bowen non pigmentato si manifesta come una macchia o una piccola placca di colore rosa/rosso, con desquamazione ed eventuale erosione. Il morbo di Bowen pigmentato può presentare una colorazione marrone/grigia. Il morbo di Bowen può causare bruciore e/o prurito o essere asintomatico.

In genere, queste chiazze sono di piccole dimensioni ma possono dare luogo a prurito o dolore o sanguinare molto facilmente. 

Le chiazze tipiche della malattia possono comparire in qualsiasi sede del corpo ma è più facile che si manifestino nelle zone esposte al sole (ad esempio, il viso, il collo, l'avambraccio e le gambe) o che sono maggiormente interessate da infezioni da HPV (ossia genitali, sia maschili che femminili).

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi si pone con l'esame obiettivo, che consiste nell’osservazione diretta della chiazza, in modo da caratterizzarla al meglio. A questo, in genere, si associa anche un’accurata anamnesi, che consente di individuare eventuali fattori di rischio noti per tumori cutanei.  

L’esame obiettivo è supportato dall'esame dermoscopico in epiluminescenza che può mostrare vasi sanguigni puntiformi di tipo glomerulare. La diagnosi viene confermata dall'esame istologico, eseguito asportando tutta o parte della lesione.

La diagnosi differenziale si pone con altre patologie quali, ad esempio, le cheratosi attiniche, il carcinoma basocellulare superficiale, la micobetteriosi cutanea o la leishmaniosi cutanea.

Morbo di Bowen

Rischi Rischi

Se non viene trattata rapidamente, la malattia di Bowen può progredire e trasformarsi in un carcinoma squamocellulare invasivo, che è una forma più aggressiva di cancro della pelle e che quindi può diventare sensibilmente più pericolosa. 

Il carcinoma squamoso può infatti diffondersi anche ai tessuti e linfonodi vicini e/o produrre metastasi a distanza, interessando organi vitali come fegato e cervello. In questi casi, quindi, il rischio maggiore è dato da un importante peggioramento della prognosi. 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

La terapia di prima scelta nel morbo di Bowen è l'asportazione chirurgica radicale, con esame istologico per conferma diagnostica.

Nei casi in cui, per la localizzazione del tumore o per le caratteristiche del paziente, l'intervento di asportazione non sia consigliabile, si può eseguire una biopsia incisionale (ossia la rimozione di una piccola parte della lesione) e, una volta confermata la diagnosi mediante esame istologico, eseguire delle terapie non chirurgiche, tra cui terapia fotodinamica e radioterapia cutanea.

La terapia fotodinamica si basa sull’applicazione di una sostanza fotosensibilizzante sulla pelle seguita dall’esposizione alla luce per distruggere le cellule tumorali. È particolarmente efficace per le lesioni cutanee più estese. Tra le altre opzioni chirurgiche, citiamo:

  • curettage elettrochirurgico: prevede il raschiamento e l’aspirazione della cute, generalmente viene seguito da elettrocoagulazione per bruciare eventuali cellule residue e bloccare eventuali emorragie. È spesso utilizzato per lesioni più piccole;
  • excissione chirurgica: consiste nella rimozione tramite incisione chirurgica del tumore e della zona circostante, che vengono quindi asportati integralmente. Questa terapia si evita quando la lesione interessa zone delicate o visibili, in quanto può lasciare una cicatrice molto visibile;
  • crioterapia: consiste nell’applicazione di azoto liquido sulla lesione cutanea, in quanto le basse temperature consentono di eliminare le cellule tumorali; 
  • laserterapia: consiste nell’applicazione di un fascio intenso di luce che vaporizza il tumore senza colpire le zone circostanti; è preferibile quando il tumore si trova su zone sensibili come dita o genitali. 

La malattia di Bowen, come gran parte delle neoplasie, non è completamente prevenibile; tuttavia, un’attenzione particolare agli eventuali fattori di rischio può ridurre il rischio di svilupparlo. In genere, limitare l’esposizione al sole e, quando impossibile, usare una protezione solare efficace consente di ridurre il rischio di sviluppare tumori cutanei di ogni tipo. Un’altra forma di prevenzione, invece, è data dalla vaccinazione anti-HPV, che previene gran parte delle infezioni da papillomavirus e riduce quindi il rischio di tumori genitali. 

Bibliografia

  • Cavicchini S, Serini SM, Fiorani R, Girgenti V, Ghislanzoni M, Sala F. Long-term follow-up of metil aminolevulinate (MAL)-PDT in difficult-to-treat cutaneous Bowen's disease. Int J Dermatol. 2011 Aug;50(8):1002-5. doi: 10.1111/j.1365-4632.2011.04962.x. PMID: 21781078.
  • Akhdari N, Amal S, Ettalbi S. Bowen disease. CMAJ. 2006 Sep 26;175(7):739.
  • Bartolomei FJ, Brandwene SM, McCarthy DJ. Bowen's disease. J Am Podiatr Med Assoc. 1986 Mar;76(3):153-6.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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