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Nei pericolosi

Dr. Tommaso Gobello

Dr. Tommaso Gobello

Dermatologo Medico Chirurgo, specialista in Dermatologia e Venereologia ed in Patologia Generale Creato il: 28/08/2024
I nei, noti anche come nevi, sono piccole macchie scure sulla pelle che appaiono solitamente durante l'infanzia o l'adolescenza. Queste formazioni cutanee sono generalmente benigne, ma in alcuni casi possono trasformarsi in melanomi, una forma aggressiva di tumori della pelle.

I nei pericolosi sono nei che presentano caratteristiche anomale rispetto a quelli benigni, come forma irregolare, un colore non uniforme o bordi indistinti. Spesso sono più grandi di un comune neo e possono avere diverse sfumature di marrone, nero, rosso o rosa.

La preoccupazione principale riguardo ai nei pericolosi è, appunto, la loro potenziale evoluzione in melanoma. I melanomi derivano dai melanociti, le cellule responsabili della produzione della melanina, che dà colore alla pelle. Non tutti i nei atipici si trasformeranno in melanoma, ma la presenza di un numero elevato di nevi displastici aumenta il rischio di sviluppare questo tipo di tumore.
 
Nei pericolosi

Cause Cause

La formazione di nei, compresi quelli pericolosi, è influenzata da una combinazione di fattori genetici e ambientali.

L'ereditarietà gioca un ruolo significativo nella predisposizione. Se uno o entrambi i genitori hanno molti nei, è probabile che anche i figli ne sviluppino un numero maggiore. Le mutazioni genetiche che influenzano il comportamento dei melanociti possono portare alla formazione di nei anomali. Alcune persone ereditano una sindrome nota come sindrome del nevo displastico, che comporta un rischio significativamente aumentato di sviluppare melanomi.

L'esposizione ai raggi ultravioletti (UV), sia naturali che artificiali, è uno dei principali fattori di rischio ambientale. I raggi UV, presenti nella luce solare e nei lettini abbronzanti, hanno effetto mutageno, per cui possono produrre danni al DNA delle cellule cutanee, portando alla formazione di nevi atipici e aumentando il rischio di melanoma. Le scottature solari, soprattutto durante l'infanzia, sono particolarmente pericolose.

Altri fattori che possono contribuire alla formazione di nei atipici includono la pelle chiara, la presenza di numerosi nei normali e un sistema immunitario indebolito. Anche le variazioni ormonali, come quelle che avvengono durante la pubertà, la gravidanza o la menopausa, possono influire sulla crescita dei nei.
 

Sintomi Sintomi

Riconoscere i nei pericolosi è cruciale per la diagnosi precoce del melanoma. L'osservazione di alcune caratteristiche specifiche, note come criteri ABCDE, può aiutare a identificare i nei sospetti:
 
  • A (Asimmetria): un neo normale è generalmente simmetrico. Traciando una linea immaginaria attraverso il centro di un neo, le due metà dovrebbero essere simili. Nei nei pericolosi, invece, una metà potrebbe essere diversa dall'altra;
  • B (Bordi): i bordi di un neo benigno sono solitamente lisci e ben definiti. I nei atipici tendono ad avere bordi irregolari, frastagliati o sfumati;
  • C (Colore): un neo normale ha un colore uniforme, solitamente marrone chiaro o scuro. I nei pericolosi possono mostrare variazioni di colore all'interno della stessa lesione, con tonalità di nero, marrone e rosso al bianco o bluastro;
  • D (Diametro): i nei benigni sono generalmente piccoli, di diametro inferiore a 6 millimetri (circa le dimensioni di una gomma da matita). I nei atipici possono essere più grandi;
  • E (Evoluzione): normalmente, i nei benigni non cambiano le loro caratteristiche nel tempo; i nei pericolosi possono invece modificarsi sia in termini di dimensione, formae colore o produrre sintomi come prurito o sanguinamento.
Oltre ai criteri ABCDE, altri segni di allarme includono la presenza di un neo che mostra segni di infiammazione, ulcerazione o formazione di croste.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi dei nei pericolosi richiede un approccio sistematico, che può includere un esame clinico approfondito, l'uso di tecniche di imaging e, se necessario, la biopsia della lesione.

Il primo passo nella diagnosi dei nei pericolosi è un esame clinico dettagliato condotto da un dermatologo. Durante la visita, il medico valuta i nei sospetti utilizzando i criteri ABCDE, e può anche fare un confronto con i nei normali presenti sul corpo del paziente.

In genere, l’esame più importante in questi casi è la dermatoscopia, una tecnica non invasiva che consente al dermatologo di esaminare i nei in modo più dettagliato. Questo strumento, che utilizza una lente d'ingrandimento e una fonte di luce, permette di vedere strutture cutanee non visibili ad occhio nudo. La dermatoscopia migliora l'accuratezza diagnostica, aiutando a distinguere tra nei benigni e lesioni sospette.

Se un neo è particolarmente sospetto, il dermatologo può decidere di rimuoverlo parzialmente o completamente per analizzarlo in laboratorio. Questa procedura, chiamata biopsia cutanea, è fondamentale per determinare se il neo è benigno o maligno. Esistono diversi tipi di biopsia, tra cui quella escissionale (rimozione completa del neo) e quella incisionale (rimozione parziale della lesione). Il campione viene esaminato al microscopio da un patologo, che può identificare la presenza di cellule cancerose.
 
Nei pericolosi

Rischi Rischi

I nei pericolosi, se non riconosciuti e trattati tempestivamente, possono portare a complicanze gravi, principalmente legate allo sviluppo del melanoma o altri tumori della pelle.

Il melanoma è un tumore aggressivo che può diffondersi rapidamente ad altre parti del corpo (metastasi) attraverso il sistema linfatico e il sangue. Questo può svilupparsi de novo (cioè, su una pelle apparentemente sana) o, più spesso, da un neo maligno.

La prognosi del melanoma dipende dallo stadio in cui viene diagnosticato: nelle fasi iniziali, quando è confinato allo strato superficiale della pelle, le possibilità di guarigione sono elevate. Tuttavia, nelle fasi avanzate, quando il melanoma ha invaso i tessuti sottostanti o si è diffuso ad altri organi, il trattamento diventa più complesso e la prognosi meno favorevole.

Anche se meno comuni e generalmente meno gravi, altre complicanze associate al trattamento di nei pericolosi possono includere infezioni della pelle, specialmente se un neo è stato manipolato o ferito, o cicatrici post-operatorie.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento dei nei pericolosi varia a seconda della natura della lesione e della sua potenziale malignità.

La rimozione chirurgica è il metodo più comune e definitivo per trattare un neo pericoloso. Questa procedura può essere eseguita in anestesia locale e consiste nell'asportazione completa del neo insieme a una piccola parte del tessuto circostante per garantire che non vi siano cellule cancerose residue. Il campione rimosso viene poi inviato a un laboratorio per l'analisi istologica.

In casi particolarmente complessi, come nei melanomi situati in aree critiche del corpo o che hanno dato luogo a recidive, può essere utilizzata la chirurgia micrografica di Mohs. Questa tecnica prevede la rimozione del tumore strato per strato, con l'esame microscopico di ciascun strato in tempo reale, per assicurarsi che tutte le cellule tumorali siano state eliminate mentre si preserva il più possibile il tessuto sano. Se il melanoma è in uno stadio avanzato, potrebbero essere necessarie terapie aggiuntive oltre alla chirurgia, come la chemioterapia.

Per le persone con una predisposizione genetica ai nei pericolosi o che hanno già sofferto di melanoma, il monitoraggio regolare della pelle è fondamentale. Ciò include controlli dermatologici periodici, l'autoesame della pelle e l'educazione a riconoscere i segni precoci di cambiamento dei nei.

Sebbene non sia possibile prevenire completamente la formazione dei nei pericolosi, ci sono diverse misure che possono ridurre il rischio di sviluppare il melanoma. Il più importante è costituito dalla protezione dai raggi UV. Infatti, evitare un’esposizione prolungata e non protetta al sole è fondamentale per impedire danni al DNA delle cellule cutanee.

Per questo motivo, è fondamentale evitare di esporsi per lunghi periodi al sole, specialmente nelle ore più calde (dalle 10 alle 16), o farlo usando indumenti protettivi; altrimenti, è bene utilizzare creme solari ad ampio spettro e con un alto fattore di protezione solare (SPF). È importante applicare la crema solare generosamente e riapplicarla ogni due ore, o più frequentemente se si suda o si nuota.
 

Bibliografia

  • Rastrelli M, Tropea S, Rossi CR, Alaibac M. Melanoma: epidemiology, risk factors, pathogenesis, diagnosis and classification. In Vivo. 2014 Nov-Dec;28(6):1005-11.
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  • Dzwierzynski WW. Melanoma Risk Factors and Prevention. Clin Plast Surg. 2021 Oct;48(4):543-550.

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