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Sindrome post-poliomielitica

Dr. Vincenzo Rollo

Dr. Vincenzo Rollo

Fisiatra Medico Chirurgo, Specialista in Fisiatria - Omeopata e Agopuntore Creato il: 09/01/2025
La sindrome post-poliomielitica (SPP) è una condizione che si verifica in alcuni individui che hanno avuto la poliomielite, una malattia virale causata dal poliovirus.

La SPP si verifica solitamente molti anni dopo che una persona ha avuto la poliomielite e si caratterizza da un peggioramento dei sintomi precedenti o dall’emergere di nuovi sintomi.

Non tutti coloro che hanno avuto la poliomielite svilupperanno la SPP, e la gravità dei sintomi può variare da persona a persona. Attualmente non esiste una cura per la sindrome e il trattamento si concentra perlopiù sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita del paziente.
 
Sindrome post-poliomielitica

Cause Cause

Le cause esatte della sindrome post-poliomielitica non sono ancora chiare, ma si ritiene possano essere legate a un danno del sistema nervoso dopo un’infanzia di poliomielite. Tra le spiegazioni più plausibili si segnalano:
 
  • danneggiamento residuo del motoneurone: durante l’infezione da poliovirus, i motoneuroni possono essere danneggiati o distrutti. Anche se molti individui guariscono completamente dalla poliomielite, alcuni possono sopravvivere con una quantità ridotta di motoneuroni funzionanti. Nel tempo, la sopravvivenza prolungata dei motoneuroni residui può portare a un eccessivo stress e all’indebolimento delle loro funzioni, causando sintomi di SPP;
  • sovrautilizzazione e stanchezza muscolare: dopo la poliomielite, i muscoli danneggiati possono sperimentare un aumento dello stress e della fatica a causa della compensazione da parte dei muscoli sani. Questa sovrautilizzazione prolungata dei muscoli può portare all’atrofia muscolare e all’affaticamento, contribuendo ai sintomi della SPP;
  • processi infiammatori e autoimmuni: alcuni ricercatori ipotizzano che la SPP possa essere causata da processi infiammatori persistenti o da una risposta autoimmune contro il tessuto nervoso danneggiato. Questi processi possono causare ulteriore danneggiamento dei motoneuroni e contribuire ai sintomi della SPP;
  • invecchiamento e declino naturale: l’invecchiamento può esporre le persone con una storia di poliomielite a una serie di fattori che possono contribuire ai sintomi della SPP, tra cui la perdita muscolare, l’affaticamento e il deterioramento delle funzioni nervose.
È importante sottolineare che la SPP non si verifica in tutte le persone che hanno avuto la poliomielite e che la sua eziologia esatta rimane oggetto di studio e ricerca. Nonostante questo, una lettura attenta dei sintomi da parte dello specialista può essere sufficiente ad orientare la diagnosi e il successivo trattamento.
 

Sintomi Sintomi

La sindrome post-poliomielitica può manifestarsi con una varietà di sintomi che possono variare in intensità da persona a persona. Tra i più comunemente riferiti si segnalano:
 
  • debolezza muscolare: la debolezza muscolare è uno dei sintomi più comuni della SPP e può coinvolgere i muscoli che erano stati precedentemente colpiti dalla poliomielite, così come quelli che sembravano essere stati risparmiati;
  • affaticamento e stanchezza: molte persone con SPP sperimentano affaticamento e stanchezza eccessivi, che possono persistere anche dopo un riposo adeguato e interferire con le attività quotidiane;
  • dolore muscolare e articolare: il dolore muscolare e articolare è comune nella SPP e può essere associato all’uso eccessivo dei muscoli indeboliti;
  • atrofia muscolare: la SPP può causare affaticamento dei muscoli fino all’atrofia muscolare;
  • problemi di sonno: disturbi del sonno come insonnia, apnee notturne, sonno agitato o disturbi del movimento durante il sonno possono essere associati alla SPP;
  • cambiamenti posturali: la SPP può portare a cambiamenti nella postura e nell’equilibrio, spesso a causa della debolezza muscolare;
  • problemi di deglutizione: alcune persone con SPP possono sperimentare difficoltà della deglutizione, nota anche come disfagia, a causa della debolezza dei muscoli della gola e del tratto digestivo.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi della sindrome post-poliomielitica è basata su una combinazione di esami. L’iter si articola generalmente come segue:
 
  • anamnesi e valutazione clinica: il medico raccoglie una storia dettagliata dei sintomi del paziente, della sua storia clinica e della sua esperienza con la poliomielite. Sarà anche esaminato per valutare la forza muscolare, la presenza di atrofia muscolare, la funzione respiratoria, la postura e l’equilibrio;
  • esami di laboratorio: non ci sono test di laboratorio specifici per la SPP, ma possono essere eseguiti esami del sangue per escludere altre condizioni mediche che potrebbero causare sintomi simili, come disordini metabolici o infiammatori;
  • imaging: in alcuni casi, possono essere eseguiti test di imaging come la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata per valutare lo stato dei muscoli, delle ossa e dei tessuti molli e per escludere altre condizioni che potrebbero causare sintomi simili;
  • test di funzionalità respiratoria: la funzione respiratoria può essere valutata mediante test come la spirometria per valutare la capacità polmonare e la respirazione;
  • consultazioni specialistiche: il paziente può essere indirizzato a specialisti come neurologi, fisioterapisti, terapisti respiratori o altri professionisti della salute per valutazioni più dettagliate e per guidare il trattamento.
Poiché i sintomi della SPP possono essere simili a quelli di altre condizioni mediche, è importante escludere altre cause potenziali dei sintomi durante il processo di diagnosi. Una volta che la SPP viene diagnosticata, il trattamento può essere pianificato per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente.
 
Sindrome post-poliomielitica

Rischi Rischi

La sindrome post-poliomielitica può comportare una serie di rischi e complicazioni che possono influenzare la salute e il benessere del paziente. Si segnalano:
 
  • progressione dei sintomi: nel corso del tempo, i sintomi della SPP possono peggiorare. Questo può portare a una diminuzione della qualità della vita e a una maggiore dipendenza dalle cure di assistenza;
  • disabilità: la SPP può portare a una maggiore disabilità fisica e funzionale, con una perdita di autonomia e indipendenza nel compimento delle attività quotidiane;
  • problemi respiratori: la debolezza dei muscoli respiratori può esporre il paziente a infezioni respiratorie, difficoltà o insufficienza respiratoria;
  • complicazioni muscolo-scheletriche: la debolezza muscolare e la postura alterata possono aumentare il rischio di sviluppare complicazioni muscolo-scheletriche come deformità ossee, artrosi e dolore cronico;
  • affaticamento e stanchezza: l’affaticamento e la stanchezza eccessivi associati alla SPP possono influenzare la qualità della vita del paziente, riducendo la capacità di partecipare alle attività quotidiane e sociali.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Attualmente non esiste una cura definitiva per la sindrome post-poliomielitica. Tuttavia, ci sono diverse strategie di gestione e trattamento che possono aiutare a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da SPP, tra le quali:
 
  • terapie fisiche e riabilitazione: i programmi di terapia fisica e riabilitazione possono aiutare a mantenere la forza muscolare residua, migliorare l’equilibrio e la coordinazione, e a prevenire la progressione della debolezza muscolare. Questi programmi possono includere esercizi di rafforzamento muscolare, terapie di stretching, terapie manuali e tecniche di gestione del dolore;
  • terapie respiratorie: per i pazienti con SPP che presentano problemi respiratori, le terapie respiratorie possono essere utilizzate per migliorare la funzione polmonare, ridurre il rischio di infezioni respiratorie e prevenire l’insufficienza respiratoria. Queste terapie possono includere ventilazione meccanica notturna e altre modalità di supporto respiratorio;
  • ausili e dispositivi assistivi: l’uso di ausili e dispositivi assistivi come tutori, ortesi, bastoni, stampelle o sedie a rotelle può aiutare a compensare la debolezza muscolare e a migliorare la mobilità e l’indipendenza del paziente;
  • gestione del dolore: per i pazienti che sperimentano dolore muscolare o articolare associato alla SPP, possono essere prescritti farmaci per il dolore o altre modalità di gestione del dolore come la terapia fisica, il massaggio terapeutico o le tecniche di rilassamento.

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