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Spondilosi cervicale

Dr. Pietro Brignardello

Dr. Pietro Brignardello

Neurochirurgo Medico Chirurgo, specialista in Neurochirurgia Creato il: 16/05/2024
La spondilosi cervicale è una condizione degenerativa che interessa le vertebre e i dischi della colonna vertebrale nel tratto cervicale. 

Si tratta di un disturbo comune che tende ad insorgere con l'avanzare dell'età, influenzando in modo significativo la qualità della vita degli individui colpiti, in quanto può provocare dolore e perdita della mobilità nella zona del collo. 
 
Spondilosi cervicale

Cause Cause

La spondilosi cervicale è una forma di osteoartrite, che include una serie di patologie osteo-articolari caratterizzate dall'usura dei dischi intervertebrali. Questa ha come principale conseguenza la formazione di escrescenze ossee, note come osteofiti, che vanno a comprimere il midollo spinale o le radici nervose (ossia le strutture che collegano il midollo ai nervi periferici). 

Le cause della spondilosi cervicale sono principalmente legate al processo di invecchiamento naturale. Con il passare degli anni, infatti, i dischi intervertebrali diventano meno flessibili, riducendo la loro capacità di assorbire gli shock e subendo danni più facilmente. A contribuire allo sviluppo della malattia possono anche intervenire alcuni fattori di rischio che includono:
 
  • traumi passati al collo: incidenti o infortuni pregressi possono causare lesioni che possono accelerare il processo di degenerazione ossea; 
  • attività pesanti: attività che mettono sotto stress la colonna vertebrale, come la movimentazione di carichi, sono associate a una maggior sollecitazione anche della zona cervicale, con un aumento dell’incidenza dei fenomeni di osteoartrite;
  • familiarità: è stato individuato che la presenza di familiari che soffrono di osteoartriti aumenta il rischio di sviluppare problemi simili; 
  • interventi chirurgici: interventi alla colonna vertebrale, in particolare quelli che riguardano le ernie del disco, possono favorire l’insorgenza della spondilosi cervicale; 
  • obesità: il sovrappeso e l’obesità hanno tra le loro conseguenze un aumento del carico sui dischi cervicali, accelerandone l'usura.

Sintomi Sintomi

La sintomatologia della spondilosi cervicale presenta un grande variabilità a seconda dell’entità della degenerazione ossea, del coinvolgimento delle radici nervose e della sensibilità individuale del paziente.

La maggioranza dei pazienti spesso riferisce un dolore che si estende tra la nuca e le spalle, che può aumentare con il movimento e che può essere più intenso al risveglio. Spesso, il dolore si associa a una generica rigidità nei movimenti, dovuta sia dal dolore stesso che dalla ridotta capacità di movimento della zona cervicale per via dell’usura delle cartilagini. 

La compressione delle radici nervose e del midollo spinale provoca invece una serie di sintomi neurologici, che solitamente includono senso di intorpidimento e formicolio degli arti superiori, un’alterazione dei riflessi e una marcata debolezza muscolare, dovuta a un passaggio ostacolato degli impulsi nervosi. 
 

Diagnosi Diagnosi

La spondilosi cervicale può essere sospettata quando un paziente riferisce un dolore a carico della zona cervicale che si presenta associato ad alcuni disturbi di natura neurologica agli arti superiori. Per valutare la presenza della sintomatologia, lo specialista può avvalersi di una serie di manovre che consentono di comprendere la capacità di movimento del paziente e di evocare eventualmente il dolore. 

Solitamente, pertanto, la diagnosi viene confermata sulla base di alcuni esami strumentali che consentono di valutare visivamente i danni a carico della colonna vertebrale, come: 
 
  • radiografie: possono mostrare riduzioni dello spazio tra le vertebre, osteofiti e altre modifiche alla struttura delle vertebre;
  • risonanza magnetica: fornisce immagini dettagliate dei dischi intervertebrali e può identificare eventuali danni ai nervi o al midollo spinale;
  • TAC: si tratta di un esame che consente una valutazione molto accurata delle strutture ossee e dei tessuti molli.
Spondilosi cervicale

Rischi Rischi

Nella maggior parte dei casi, la spondilosi cervicale è una malattia che può essere gestita in modo efficace e risolta senza particolari conseguenze; tuttavia, senza un trattamento adeguato e tempestivo, si possono verificare complicanze più serie, che includono: 
 
  • peggioramento dei sintomi: senza un trattamento opportuno, le degenerazioni ossee presenti possono diventare più estese, con il rischio di portare a un quadro sintomatico peggiore, in quanto la compressione esercitata sulle strutture nervose diventa maggiore;
  • stenosi cervicale: si verifica quando la spondilosi provoca un restringimento (stenosi) del canale cervicale, andando a comprimere il midollo spinale, creando problemi di coordinazione e disturbi della mobilità fine; 
  • instabilità vertebrale: la degenerazione ossea può compromettere la stabilità del collo, aumentando il rischio di lesioni più gravi o che interessano anche le vertebre adiacenti. 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Sebbene la spondilosi cervicale sia in gran parte legata all'età e pertanto non completamente evitabile, alcune misure possono rallentare la sua progressione e ridurre i sintomi, come mantenere un peso ottimale, evitare carichi eccessivi sul collo e mantenere una buona postura.

La scelta del trattamento per la spondilosi cervicale si basa su una serie di approcci di natura conservativa o chirurgica che vengono scelti in base all’entità dei sintomi e del coinvolgimento del midollo spinale. Tra quelli più comuni rientrano:
 
  • antinfiammatori e collare morbido: consiste nell’uso di un collare che limiti i movimenti del collo, in modo da ridurre la compressione delle radici nervose associato alla somministrazione di un antinfiammatorio non steroideo (generalmente ibuprofene o ketoprofene) per ridurre il dolore; a volta si possono somministrare anche dei farmaci miorilassanti;
  • intervento chirurgico: viene indicato soprattutto per casi gravi o insensibili ai trattamenti conservativi. Solitamente si procede con una decompressione nervosa, che prevede la rimozione delle deformità ossee e una successiva fusione delle vertebre cervicali per ridurre il rischio di ulteriori lesioni. 

Bibliografia

  • Theodore N. Degenerative Cervical Spondylosis. N Engl J Med. 2020 Jul 9;383(2):159-168.
  • Iyer A, Azad TD, Tharin S. Cervical Spondylotic Myelopathy. Clin Spine Surg. 2016 Dec;29(10):408-414.
  • Lang EF Jr. Cervical spondylosis. Postgrad Med. 1963 Jan;33:58-64.

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