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Tossidermia

Dr. Antonio Acquaviva

Dr. Antonio Acquaviva

Oculista Medico Chirurgo, specialista in Oftalmologia Creato il: 21/01/2025
La tossidermia è un insieme di fenomeni dermatologici che si verificano in seguito all’esposizione ad alcuni farmaci. Questa può manifestarsi con una grande varietà di sintomi, che va dal semplice sfogo cutaneo a formazione di vesciche, squame cutanee o direttamente a danni d’organo significativi. La tossidermia è considerata una forma di reazione allergica mediata dal sistema immunitario.
 
Tossidermia

Cause Cause

Le allergie si dividono in quattro tipologie differenti, a seconda del meccanismo con cui l’organismo risponde al contatto con l’allergene. La tossidermia rientra nella quarta tipologia, in quanto la reazione non dipende dal contatto con gli anticorpi ma dall’azione dei linfociti T, delle cellule del sistema immunitario che hanno come principale attività quella di distruggere determinati antigeni a cui sono stati sensibilizzati.

Una volta entrati in contatto con l’antigene, infatti, i linfociti T possono danneggiare i tessuti circostanti direttamente o tramite il rilascio di citochine, che attivano a loro volta altre cellule immunitarie responsabili dell’eliminazione dell’antigene stesso.

La tossidermia si sviluppa quindi quando l’agente sensibilizzante è costituito dal principio attivo o da uno o più eccipienti di un farmaco. Pertanto, molti farmaci comuni possono essere associati a questo tipo di reazione, tra cui antibiotici, come le penicilline, e antinfiammatori non steroidei, come ibuprofene e ketoprofene.

­La reazione al farmaco può svilupparsi sia direttamente contro di esso che contro i suoi metaboliti, ossia i derivati che si formano una volta che questo viene metabolizzato dall’organismo.
La reazione si può sviluppare soprattutto con molecole che hanno struttura chimica simile a quella di alcune a cui l’organismo è sensibilizzato o in seguito ad assunzioni troppo prolungate o a dosi troppo alte dello stesso farmaco.
 

Sintomi Sintomi

La sintomatologia della tossidermia può essere molto variabile a seconda del grado di sensibilizzazione dell’organismo e della dose di farmaco assunta. In genere, i sintomi più comuni includono:
 
  • eruzioni cutanee (rash): sulla pelle compaiono delle macchie rossastre, che possono essere piatte o in rilievo e spesso si associano a un prurito che può anche essere intenso. Raramente l’eritema può provocare un vero e proprio bruciore;
  • gonfiore locale: anche in assenza dell’eruzione cutanea, la tossidermia si può associare a un rigonfiamento importante di alcune zone del corpo, come viso, labbra o palpebre. In genere, queste reazioni sono anche associate a un senso di disagio nelle zone colpite;
  • vesciche: sono una manifestazione più seria del rash cutaneo e si presentano piene di liquido chiaro e produrre a loro volta prurito o dolore localizzato;
  • desquamazione: è un sintomo abbastanza comune dei casi più gravi di tossidermia e comporta il sollevamento e il distacco di parti di pelle. Solitamente compare quando il rash cutaneo sta iniziando a guarire;
  • febbre: avviene raramente ed è associata a una reazione infiammatoria diffusa dell’organismo; è legata spesso a reazioni di grave entità. 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di tossidermia è spesso di tipo clinico, in quanto si basa sulla valutazione della sintomatologia, ma in cui è fondamentale il ruolo dell’anamnesi. Infatti, tramite di essa il medico può ottenere informazioni fondamentali, come:
 
  • recenti prescrizioni di farmaci: qualsiasi nuovo farmaco iniziato nelle settimane precedenti l'insorgenza dei sintomi è sospetto. È bene notare che le reazioni possono svilupparsi anche contro farmaci da banco o eventuali integratori;
  • storia di reazioni simili: sapere se il paziente ha avuto reazioni simili in passato può aiutare a identificare una possibile predisposizione alle reazioni di ipersensibilità; inoltre, è importante conoscere se sono presenti reazioni specifiche contro alcuni farmaci.
In genere, per la diagnosi si rende poi necessaria l’esclusione problematiche come infezioni o reazioni allergiche non causate da farmaci. Per questo, possono essere consigliati anche altri esami di laboratorio, come prelievi del sangue per valutare i livelli delle cellule del sangue e dei marker infiammatori o test allergologici per individuare sensibilità specifiche contro alcuni farmaci.

In casi in cui la diagnosi resti incerta, si può eseguire una biopsia cutanea per ottenere informazioni più precise sui tessuti colpiti.
 
Tossidermia

Rischi Rischi

In soggetti che sono gravemente sensibilizzati o che assumono dosi eccessive del farmaco responsabile della reazione si possono verificare delle complicane molto gravi legate alla risposta immunitaria.
In alcuni casi, per esempio, si può sviluppare la cosiddetta sindrome di Stevens-Johnson, una forma grave di tossidermia che produce un eritema molto diffuso, con la formazione di squame e vesciche e ulcerazioni delle mucose su tutto il corpo.

Un’altra forma grave di tossidermia è invece la necrolisi epidermica tossica, che comporta un’estesa distruzione della pelle e delle mucose, con formazione di numerose vesciche e squame su tutto il corpo. 

In casi particolarmente, la tossidermia può arrivare a coinvolgere anche gli organi vitali, come fegato, cuore e reni, causando danni gravi e permanenti che possono produrre anche un’insufficienza epatica o renale. Infine, il rischio maggiore è legato all’anafilassi, ossia a una gravissima reazione allergica sistemica che può portare a serie difficoltà respiratorie che a volte possono essere anche fatali.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

I trattamenti per la tossidermia possono variare sensibilmente in base alla causa scatenante, alla gravità dei sintomi e ad alcuni parametri specifici del paziente.

In generale, la prima misura che viene adottata per ridurre l’entità della malattia è costituita dalla sospensione del farmaco che si sospetta sia responsabile della reazione avversa. In questo modo si impedisce un peggioramento dei sintomi.

Dopodiché, il trattamento più comune è quello tipico per le allergie, con l’utilizzo di antistaminici per ridurre la sintomatologia allergica e l’uso di creme idratanti per la pelle irritata, in modo da contenere il disagio.

In forme più gravi il trattamento è costituito dalla somministrazione di corticosteroidi, che possono essere sia ad azione locale per ridurre le infiammazioni cutanee che a uso sistemico, che è preferibile quando si è davanti a risposte immunitarie estese tipiche della sindrome di Stevens-Johnson o della necrolisi epidermica tossica. 
 

Bibliografia

  • Waheed A, Hill T, Dhawan N. Drug Allergy. Prim Care. 2016 Sep;43(3):393-400.
  • Khan DA, Solensky R. Drug allergy. J Allergy Clin Immunol. 2010 Feb;125(2 Suppl 2):S126-37.
  • Pichler WJ. Drug allergy. Curr Opin Allergy Clin Immunol. 2001 Aug;1(4):285-6.

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