), difficoltà respiratorie, palpitazioni, svenimenti o capogiri, o in caso di familiarità con malattie cardiache.
Una visita cardiologica inizia con l'anamnesi e l'esame fisico, seguiti in genere da test diagnostici come l'elettrocardiogramma (ECG) o l'ecocardiogramma. Qualora sia necessario, si può anche fare ricorso a Holter ECG o Holter pressorio, che consentono un monitoraggio dell’elettrocardiogramma e della pressione arteriosa in maniera continuativa per uno o più giorni.
Altri esami, come il test da sforzo o l'angiografia coronarica (ossia una radiografia con mezzo di contrasto per visualizzare le arterie coronarie), possono essere richiesti per valutare la funzionalità del cuore sotto stress o per visualizzare eventuali anomalie fisiche delle arterie coronarie. Il trattamento delle malattie cardiovascolari può prevedere molti approcci, che generalmente vanno dalla somministrazione di farmaci per ridurre la pressione arteriosa o i livelli di colesterolo a procedure chirurgiche, come l'inserimento di uno stent coronarico (ossia una struttura che serve a dilatare l’arteria) o il bypass coronarico quando le arterie coronarie (quelle che riforniscono il muscolo cardiaco) risultano ostruite.
In alcuni casi, la gestione include anche cambiamenti nello stile di vita, come la dieta, l'esercizio fisico, e la riduzione dello stress.
Quali sono i sintomi di un problema cardiaco?
I sintomi comuni di un problema cardiaco includono di solito dolore toracico, che può irradiarsi al braccio sinistro, alla schiena o alla mascella, respiro corto (dispnea), forte affaticamento, palpitazioni, gonfiore alle gambe o ai piedi (edema) e vertigini. In presenza di aritmie il battito cardiaco può apparire irregolare o troppo veloce.
Come si diagnostica una malattia cardiaca?
Nella larga maggioranza dei casi, il sospetto di una malattia cardiaca può essere comunemente indirizzato dalla presenza dei sintomi (dolore al petto, difficoltà respiratorie, palpitazioni) ma per giungere a una diagnosi è necessaria di solito un’anamnesi molto accurata per individuare eventuali fattori di rischio e alcuni esami specifici, come l’elettrocardiogramma, l’ecocardiogramma, i test da sforzo e le angiografie, che possono individuare problemi nell’attività elettrica o nella struttura anatomica del cuore.
Quali sono i trattamenti comuni per le malattie cardiache?
I trattamenti per le malattie cardiache variano in base alla condizione specifica. Nei casi più lievi, generalmente, possono essere sufficienti correzioni dello stile di vita o terapie farmacologiche con farmaci anticoagulanti e antipertensivi. In casi più gravi, di solito, può essere necessario il ricovero in ospedale e/o interventi chirurgici, soprattutto quando si manifestano ostruzioni delle arterie.
Qual è la differenza tra un ECG e un ecocardiogramma?
L'ECG (elettrocardiogramma) è un esame che registra l'attività elettrica del cuore e può identificare aritmie, infarti del miocardio pregressi o alterazioni nella conduzione cardiaca. L'ecocardiogramma, invece, utilizza gli ultrasuoni per visualizzare le strutture del cuore, permettendo di valutare la funzione delle valvole, lo spessore delle pareti cardiache e la forza di contrazione del cuore.
Cosa comporta un test da sforzo?
Il test da sforzo, noto anche come prova da sforzo, valuta la risposta del cuore durante l'attività fisica. Durante l'esame, il paziente cammina su un tapis roulant o pedala su una cyclette mentre il cardiologo monitora l'ECG e la pressione arteriosa. Questo test è utile per rilevare eventuali cardiopatie ischemiche, valutare la capacità funzionale del cuore e identificare eventuali anomalie che si manifestano solo in presenza di sforzi fisici.
Quando è necessario un intervento di bypass coronarico?
Il bypass coronarico è solitamente necessario quando le arterie coronarie sono gravemente ostruite, impedendo al sangue di fluire correttamente al cuore. L'intervento serve a creare una nuova via per il flusso sanguigno, utilizzando un vaso sanguigno prelevato da un'altra parte del corpo.
Cosa significa avere un’aritmia?
Un’aritmia è un'alterazione del ritmo cardiaco, che può essere troppo veloce, troppo lento o irregolare. Alcune aritmie, come la fibrillazione atriale, possono aumentare il rischio di ictus o insufficienza cardiaca e richiedono un trattamento per prevenire complicazioni gravi.
Come si gestisce l’ipertensione arteriosa?
L'ipertensione arteriosa, di solito, si gestisce principalmente attraverso modifiche dello stile di vita, come la riduzione dell'assunzione di sale, un’attività fisica regolare e il controllo del peso. Quando queste misure non sono sufficienti, il cardiologo può generalmente prescrivere farmaci per mantenere la pressione arteriosa entro i limiti normali.
Quali sono le cause dell’ipercolesterolemia?
L'ipercolesterolemia (ossia un livello eccessivo di colesterolo LDL) di solito può essere causata da una dieta ricca di grassi saturi e colesterolo, scarsa attività fisica, obesità, fumo e/o fattori genetici.
Cosa comporta una visita cardiologica?
Una visita cardiologica comprende solitamente l’anamnesi dettagliata del paziente, l'esame fisico e la prescrizione di test diagnostici come l'ECG, l'ecocardiogramma, l'Holter ECG, o il test da sforzo. In base ai risultati, il cardiologo elaborerà un piano di trattamento personalizzato che può includere farmaci, consigli sullo stile di vita o la pianificazione di interventi più complessi, come, ad esempio, l'inserimento di uno stent coronarico, un bypass coronarico o diversi altri ancora.